I due volti M5s sull’Ucraina: mentre Di Maio condanna Putin, il presidente commissione Esteri vota contro le armi a Kiev – Il video

Vito Petrocelli e Manlio Di Stefano (sottosegretario di Di Maio) rappresentano l’altra faccia del Movimento sul fronte della politica estera

Il Movimento 5 Stelle si divide sugli aiuti all’Ucraina in chiave antirussa. Mentre il ministro degli Esteri Luigi Di Maio postava le terribili immagini dei bombardamenti di Kharkiv, il presidente della Commissione Esteri del Senato Vito Petrocelli, membro del suo stesso partito, votava contro la risoluzione unitaria del governo sul sostegno anche militare a Kiev. Ieri, 28 febbraio, Petrocelli – notoriamente filorusso – aveva dichiarato di non voler votare alcun provvedimento che prevedesse l’invio di armi letali all’Ucraina, pur condannando pubblicamente l’aggressione militare di Mosca. Tra gli altri nomi filorussi nel Movimento spicca quello del sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano. Per il momento, Giuseppe Conte non ha commentato l’accaduto, ma, secondo alcune fonti di stampa, la posizione di Petrocelli potrebbe costargli la presidenza in Commissione Esteri. Tra gli assenti alla votazione in Senato di oggi, invece, ce ne sono 5 del M5s: Mauro Coltorti, Gianni Pietro Girotto, Patty L’abbate, Daniele Pesco e Ruggiero Quarto.


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Contro il senatore Petrocelli sono scoppiate dure polemiche all’interno del M5s, con diverse richieste di dimissioni dal suo ruolo di presidente della Commissione Esteri al Senato. Fonti interne al MoVimento riferiscono comunque che non ci sarà alcuna sanzione nei confronti del senatore, essendo il suo un caso di voto contrario a una risoluzione e non alla fiducia per il governo.

Immagine di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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