Di Maio: «Non stiamo entrando in guerra, il nostro ambasciatore ha salvato 100 italiani»

Il ministro degli Esteri: «Putin deve arrivare al tavolo della pace ma non ci arriverà con la gentilezza»

Lavoriamo per la pace ma le bombe russe sui civili sono crimini di guerra. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio interviene oggi a Mattino 5 per parlare della guerra in Ucraina. Di Maio prima precisa che «Stiamo rispondendo alla richiesta d’ aiuto dell’Ucraina. Noi non stiamo entrando in guerra. Stiamo facendo arretrare Putin. Putin deve arrivare al tavolo della pace ma non ci arriverà con la gentilezza». Poi dice che riguardo le forniture di gas «avremo una partnership energetica più forte» con l’Algeria «che ci permetterà di compensare gli effetti della guerra. C’è una grande disponibilità da parte dell’Algeria a sostenerci sia nel breve, medio e lungo termine». Il ministro ha fatto anche sapere che l’ambasciatore italiano a Kiev Pier Francesco Zazo stanotte ha portato fuori da Kiev circa 100 nostri connazionali, 20 minori e circa 10 neonati. Poi è tornato nuovamente a rivolgersi a Putin: «L’unica cosa che deve sapere è che dietro a Zelensky c’è tutto l’Occidente, che lui ha provato a dividere e non c’è riuscito».


E ancora: «Se qualcuno pensava di ricattarci con il gas ha sbagliato Paese. Perché noi, grazie alla nostra storia, abbiamo una grande opportunità di diversificare le nostre fonti energetiche». Infine, due battute sull’Ucraina nella Nato e nella Ue: «Io finora, l’unica cosa che ho visto in discussione è che ieri il presidente Zelenski ha chiesto l’adesione all’Unione europea. Noi a volte diamo per scontato il fatto di essere cittadini della Ue, ma non solo gli ucraini, ma anche nei Balcani ci sono tanti giovani che sperano di poter diventare un giorno cittadini con il passaporto della Ue. Noi questa ambizione la dobbiamo assecondare, questa prospettiva la dobbiamo creare all’Ucraina è un segnale da dare a quel popolo».


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