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Australia, la Grande Barriera Corallina sta perdendo i suoi colori: è colpa dell’aumento delle temperature

È il quarto sbiancamento di massa dal 2016, secondo le autorità

La Grande barriera corallina australiana, rinomata per i suoi colori sgargianti e dimora di varie forme di vita marina, si sta progressivamente sbiancando: la colpa, come spiegano le autorità locali, è delle temperature in aumento del mare, che avrebbero stressato i coralli. La Reef Authority, responsabile del più grande sistema di barriere coralline del mondo, ha affermato che questo «sbiancamento di massa» è il quarto dal 2016. Un’indagine aerea ha confermato la perdita di colore del corallo in più punti: ciò è dovuto all’espulsione che si viene a creare quando i coralli rigettano le alghe che vivono nei loro tessuti, conferendo loro i caratteristici colori vivaci. Sei anni fa, il 22% dei coralli sbiancati è morto. Secondo Greenpeace, «le aree colpite in modo severo dallo sbiancamento hanno visto la morte di percentuali molto alte dei coralli presenti, fino al 50-90%».

La Grande Barriera Corallina Australiana si estende per oltre 2.300 chilometri (1.400 miglia) lungo la costa nord-orientale del continente, ospita circa 1.500 specie di pesci e 4.000 tipi di molluschi, comprende circa 2.500 singole barriere coralline e più di 900 isole: questo la rende il più grande sistema di barriera corallina del mondo. Il rapporto sullo sbiancamento di massa è emerso quattro giorni dopo che le Nazioni Unite hanno avviato una missione di monitoraggio per valutare se il sito Patrimonio dell’Umanità è protetto dai cambiamenti climatici.

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Foto di copertina da Greenpeace Australia Pacific.

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