Bucha, i dettagli dell’orrore: «Giovani donne prese come schiave dai russi». L’Onu: «Possibili crimini di guerra»

Zelensky è andato in visita all’ospedale della città. Il presidente del parlamento ucraino Stefanchuk: «È l’Olocausto del nuovo millennio»

Continuano a emergere dettagli drammatici da Bucha, città ucraina alle porte di Kiev dove ieri, 3 aprile, sono stati scoperti centinaia di corpi di civili giustiziati. Secondo una testimone che ha parlato con l’Ansa, Alina, in questo mese di occupazione «i russi hanno preso alcune donne, sui trent’anni, e le hanno portate nel loro quartier generale qui a Bucha, facendole schiave». Le donne rapite dovevano «cucinare e fare tutto ciò che veniva loro ordinato». Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è andato oggi in visita all’ospedale cittadino, mentre da Kiev si alza il livello delle accuse contro Mosca. Il presidente del parlamento Ruslan Stefanchuk è andato davanti alle fosse comuni dove ci sono decine di corpi di cittadini del villaggio uccisi. «Questo è l’Olocausto del nuovo millennio – ha detto Stefanchuck ai giornalisti – è una tragedia per l’ucraina, ma anche per l’Europa e il mondo». L’Alta Commissaria per i Diritti Umani Michelle Bachelet, intanto, si è detta «inorridita» dalle immagini dei corpi trovati a Bucha e ha parlato di «possibili crimini di guerra». «Sono inorridita dalle immagini di civili che giacciono sulle strade e in tombe improvvisate a Bucha», ha dichiarato: «I rapporti che emergono da questa e altre aree sollevano seri e inquietanti interrogativi su possibili crimini di guerra, gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e gravi violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani».


Immagine di copertina: ANSA/ Lorenzo Attianese


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