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Zelensky in pressing su Biden: «Ha chiesto di inserire la Russia tra Stati sponsor del terrorismo». Mosca a rischio nuove sanzioni

15 Aprile 2022 - 21:39 Maria Pia Mazza
Secondo le fonti del Washington post, la richiesta del presidente ucraino non sarebbe stata ancora accolta dalla Casa Bianca. Ma Biden ha garantito che: «esplorerà una serie di opzioni per aumentare la pressione su Mosca»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto al presidente statunitense Joe Biden di inserire la Russia nella lista nera degli Stati che sponsor del terrorismo. Secondo quanto riportato dal Washington Post, la richiesta sarebbe stata avanzata durante la telefonata dello scorso 13 aprile, a seguito della quale la Casa Bianca ha annunciato l’invio del settimo pacchetto di armamenti per Kiev, per un totale di 800 milioni di dollari. L’inserimento nella lista comporterebbe ulteriori sanzioni per la Russia, così come per i Paesi che continuano a fare affari con Mosca. Biden non ha fornito un’immediata risposta alla richiesta di Zelensky, ma si sarebbe detto disponibile «a esplorare una serie di opzioni per aumentare la pressione su Mosca». In precedenza, il segretario di Stato Antony Blinken aveva frenato sull’ipotesi di inserire la Federazione russa nella lista, spiegando che «l’obiettivo degli Stati Uniti è anzitutto fare tutto il possibile per aiutare a porre fine rapidamente a questa guerra e per fermare la sofferenza del popolo ucraino», assicurando però che da parte dell’intelligence statunitense erano in corso «analisi ed esami di tutto il materiale disponibile» per valutarne l’inserimento.

I possibili impatti dell’inserimento di Mosca nella black list degli Usa

L’inserimento della Federazione Russia nella lista degli Stati sponsor del terrorismo non avvenne neanche durante la Guerra Fredda. In quel caso gli States si astennero, malgrado il sostegno di Mosca gruppi associati al terrorismo. L’inserimento nella black list prevederebbe ulteriori sanzioni economiche non solo nei confronti di Mosca, ma anche di tutti i Paesi che continuano a fare affari con la Russia. Inoltre, verrebbe introdotto il congelamento dei beni, immobili e degli asset di Mosca in tutto il territorio statunitense, e verrebbe introdotto il divieto di export di una quantità più ampia prodotti commerciali, bellici e militari rispetto a quanto già deciso nelle scorse settimane dagli Stati Uniti.

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