Samantha Cristoforetti nello spazio con la navicella di Elon Musk: «Mi mancherà la Soyuz»

L’ingegnera aerospaziale: «L’Europa ha forze e competenze per portare gli equipaggi in orbita»

Fra una settimana Samantha Cristoforetti sarà la prima astronauta italiana a salire su una navicella di Elon Musk. L’ingegnera aerospaziale 45enne il 23 aprile partirà per la missione Minerva dell’Esa che durerà quasi sei mesi per condurre 150 esperimenti. E nell’intervista che rilascia oggi a Paolo Ricci Bitti de il Messaggero parla prima di tutto di come si organizzerà la sua famiglia nei mesi in cui sarà lontana da casa: «Ho la fortuna – dice da Houston – di avere un partner (Lionel Ferra, addestratore di astronauti, ndr) che ha sempre dimostrato di cavarsela molto bene in famiglia e di essere il punto di riferimento per i nostri due figli anche per lunghi periodi. Noi astronauti dobbiamo molto a chi ci aiuta quando siamo lontani da casa in missione o in addestramento».


Poi spiega le differenze tra la Soyuz dell’Esa e la Crew Dragon di SpaceX: «Mi mancheranno le bacchette per pigiare i tasti del quadro di comando della Soyuz, mentre sulla Dragon, che ha sedili più confortevoli, si usano i touch screen. Però la Soyuz, che è più autonoma in fatto di pilotaggio, è divisa in due volumi: un vantaggio se, ad esempio, si deve usare la toilette. C’è più privacy rispetto all’unico, sia pure vasto, volume della Dragon in cui si è riparati solo da una tendina quando si “estrae” la toilette da un portellone sul soffitto. E siccome il viaggio dura oltre 30 ore è certo che la useremo».


Cristoforetti auspica anche che prima o poi anche l’Europa raggiunga l’autonomia nello spazio: «Lo scenario internazionale è cambiato, non ci sono più solo le grandi potenze, sono in attività anche privati come appunto SpaceX. L’Europa ha forze e competenze per portare equipaggi in orbita e garantire così un sostegno ancora più importante all’esplorazione spaziale». Infine, svela come la figlia ha preso la Barbie Cristoforetti che le ha dedicato la Mattel: «Sì, me ne hanno mandate alcune, ma devo dire che non ne è restata molto colpita».

Foto copertina da: Twitter

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