Come ha fatto Elon Musk a diventare l’uomo più ricco del mondo? Le tappe

Dopo l’acquisto di Twitter, vale la pena ripercorrere le tappe umane e finanziarie dell’uomo più ricco del mondo

«Sei grosso con l’armatura. Tolta quella cosa sei?». «Un genio, miliardario, playboy, filantropo». A parte il “playboy”, questa conversazione tra Captain America e Tony Stark comparsa in The Avengers del 2012 si adatta perfettamente all’immagine che Elon Musk ha costruito di sé negli ultimi anni. Nato nel 1971 a Pretoria, Sudafrica, l’uomo più ricco del mondo ha interpretato dall’inizio della sua carriera la filosofia della Disruptive Innovation: entrare all’inizio di un nuovo mercato e imporsi velocemente con prodotti nettamente migliori della concorrenza. Secondo Forbes il suo patrimonio è arrivato a 273,6 miliardi di dollari. E ora il suo portafoglio di imprese potrebbe crescere ancora dopo l’acquisto di Twitter.


Per capire la proporzioni di questa ricchezza, provate a fare questo calcolo. Se voi foste nati nel 3.500 a. C. e ogni giorno vi avessero dato 10 mila dollari, vivendo fino a oggi e non spendendo nemmeno un dollaro, in questo momento non avreste nemmeno il 10 per cento di tutto il patrimonio di Musk. Se invece preferite un altro parametro, pensate che Elon Musk potrebbe garantire da solo almeno sei manovre finanziarie per l’Italia (contando anni senza cataclismi). Nonostante questo, Musk non è noto per avere isole private e case da milioni di dollari. Anzi. Nel giugno del 2021 diceva che la sua casa abitazione principale era un prefabbricato del valore di circa 50 mila dollari a Boca Chica, in Texas. Un alloggio scelto per stare più vicino all’area dove SpaceX testa i suoi razzi.


I primi milioni con Zip2

Elon Musk nei primi anni ’90

L’equivalente della Numero Uno di paperoniana memoria è un’azienda chiamata Zip2. Nel 1995 Elon Musk aveva cominciato un dottorato in Fisica applicata e Scienze dei materiali alla Stanford University, California. Dopo due giorni dall’inizio del dottorato, Musk decide di lasciare gli studi per fondare un’azienda di software insieme al fratello Kimbal. L’azienda doveva occuparsi di fornire ai giornali guide da pubblicare sul web di alcune città degli Stati Uniti. Le testate sono interessate e arriva un contratto anche con il New York Times. I due fratelli decidono di vendere la società e Musk per la sua quota del 7 per cento riesce a portare a casa i suoi primi 22 milioni di dollari.

La vendita di PayPal a eBay

Dopo questo esordio nel mondo dell’imprenditoria, Musk avvia il progetto che gli permetterà di entrare nella Serie A delle Big Tech. Con i fondi ricavati dalla vendita di Zip2 fonda PayPal, un sistema di pagamenti online che nel 2002 viene acquistato da eBay per 1,5 miliardi di dollari. È con questa acquisizione che inizierà il mito dalla PayPal Mafia. Tutti i 14 imprenditori che erano coinvolti in questo progetto hanno poi contribuito a fondare aziende che hanno segnato la storia della Silicon Valley. Dai soldi di PayPal sono nate società come LinkedIn, YouTube, Yelp e Palantir Technologies. Nel 2007 la PayPal Mafia è stata consacrata anche da un articolo di Fortune che ha fotografato tutti questi imprenditori in posa da gangster. Musk non aveva partecipato allo scatto.

La fotografia pubblicata su “Fortune” che immortala la Paypal Mafia

I gioielli della corona: Tesla e SpaceX

Negli anni dopo Paypal, Musk ha costruito tutti i tasselli della sua fortuna. Nel 2002 ha fondato SpaceX e nel 2004 è entrato in Tesla. SpaceX ora vanta contratti da miliardi di dollari con il governo degli Stati Uniti – grande finanziatore delle imprese di Musk – e alcuni record notevoli, come il fatto di essere la prima azienda privata a portare astronauti verso la Stazione spaziale internazionale. L’obiettivo di Musk a lungo termine per questa compagnia è però ancora più ambizioso. Come racconta nel documentario Netflix sulla missione Innovation 4, il vero progetto è quello di arrivare su Marte e permettere alla specie umana di diventare multiplanetaria, così da garantire la sua sopravvivenza anche in caso di distruzione dell’ecosistema terrestre.

Con obiettivi molto più a breve termine, Tesla è diventata un case study in tutti i corsi di finanza. Il valore delle sue azioni passato da meno di 50 dollari nel settembre del 2020 a oltre 1.200 dollari nel novembre del 2021. Su Twitter potete trovare ancora utenti che per provare la loro capacità di analisi del mercato finanziario scrivono nella bio che sono investitori Tesla da prima del 2020. Passando a movimenti più concreti, l’azienda di auto elettriche ha appena inaugurato in Texas una Gigafactory. A detta di Musk, lo stabilimento è grande tre volte l’area occupata dal Pentagono.

L’autoproclamato TecnoKing

Di certo, aver pagato poche tasse ha fatto bene al suo patrimonio. Secondo il sito ProPublica, tra il 2014 e il 2018 a fronte di una crescita di patrimonio di 14 miliardi di dollari, Musk avrebbe pagato solo 455 milioni di tasse, addirittura zero nel 2018. Parallelamente, il visionario imprenditore ha lavorato molto sulla sua immagine pubblica. Con i suoi 81 milioni di follower su Twitter, la sua capacità di generare attenzione è indubbia. Raccogliamo in ordine sparso qualche impresa di Musk degli ultimi anni: ha chiamato uno dei suoi figli con una formula matematica, ha spedito una Tesla nello Spazio, si è autoproclamato TecnoKing, ha abilitato per i pagamenti di Tesla una criptovaluta nata per gioco, ha fumato erba durante un podcast e a un certo punto è sembrato anche convinto che le piramidi fossero state effettivamente costruite dagli alieni. In tutto questo non si è mai dimenticato di ricordare a Jeff Bezos di essere davanti a lui nella classifica dei miliardari, come successo nell’ottobre del 2021 quando su Twitter ha inviato una medaglia d’argento al fondatore di Amazon. Nel marzo del 2022 Musk si è impegnato anche nel sostegno alla resistenza Ucraina, fornendo a Kiev tutta la tecnologia necessaria per accedere a internet grazie alla rete di satelliti Starlink.

Leggi anche: