Stazione Spaziale Internazionale, l’annuncio dalla Russia: «In dubbio la nostra presenza dopo il 2024»

Mosca aveva già minacciato di interrompere la collaborazione a inizio aprile

[Aggiornamento – L’articolo è stato corretto*] La Russia potrebbe lasciare la Stazione Spaziale Internazionale (Iss) in per circostanze relative alla guerra in Ucraina. «Stiamo discutendo proposte sulla possibilità o impossibilità di continuare il nostro lavoro comune [con gli altri Stati ndr] dopo il 2024. Al momento, la decisione del governo russo è di protrarre la collaborazione con i nostri partner – l’Esa, la Nasa, la Jaxa [l’agenzia spaziale giapponese] e Csa [l’agenzia spaziale canadese] – fino al 2024», ha dichiarato alla Tass Dmitry Rogozin, il direttore generale di Roscosmos, l’agenzia spaziale russa. Rogozin ha aggiunto: «Se decideremo di lasciare il progetto, informeremo i nostri partner con un anno di anticipo. Lo verranno a sapere a tempo debito». A inizio aprile, Rogozin aveva minacciato di interrompere la collaborazione sull’Iss proprio per via delle sanzioni. «Sono convinto che la rinascita delle normali relazioni tra i partner che collaborano nella Stazione Spaziale Internazionale sia possibile solo in seguito al completa ed incondizionata eliminazione delle sanzioni illegali» aveva twittato. Questa volta le parole sono meno dirette: «La decisione sul destino dell’Iss dipende da come si svilupperà la situazione nel nostro Paese e intorno ad esso».


Uno screenshot del tweet di Rogozin

Quello dell’Iss è sempre stato un caso particolare di collaborazione tra la Russia e gli Stati Uniti la cui importanza è ancora maggiore se si considera che le due superpotenze hanno rivaleggiato durante la guerra fredda proprio sull’esplorazione spaziale. Al momento in orbita sulla stazione si trovano sei astronauti americani, l’italiana Samantha Cristoforetti, tre russi e un tedesco.


[* Abbiamo corretto l’articolo, in precedenza titolato “Guerra in Ucraina, l’annuncio della Russia: «Lasceremo la Stazione Spaziale Internazionale»”. A seguito di una verifica, la Russia non ha ancora preso una decisione sulla prosecuzione della missione presso la Stazione Spaziale Internazionale. Dmitry Rogozin, intervistato da Tass, ha messo in dubbio il rinnovo e che una decisione non è stata ancora presa. Ci scusiamo con i lettori]

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