Nel 70esimo giorno della guerra in Ucraina la Russia è tornata a bombardare l’acciaieria Azovstal di Mariupol mentre è in corso l’evacuazione dei civili. Gli attacchi russi nella regione orientale di Donetsk in Ucraina hanno ucciso 21 civili e ne hanno feriti 27 martedì, ha dichiarato il governatore regionale Pavlo Kyrylenko. Intanto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha visitato una struttura della Lockheed Martin in Alabama che produce il missile anticarro Javelin, un’arma che ha aiutato l’Ucraina a combattere l’invasione russa. Oggi si attende un nuovo round di sanzioni dell’Unione Europea nei confronti di Mosca: nel mirino c’è il petrolio russo. E Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha detto che nessuno può presumere che la Russia non attaccherà altri paesi data la sua violazione del diritto internazionale in Ucraina, e che la Germania sosterrebbe Finlandia e Svezia se decidessero di aderire alla Nato.
21.00 – Mosca annuncia un corridoio umanitario per i civili ad Azovstal
Cessate il fuoco di tre giorni per consentire l’evacuazione dei civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo rende ha annunciato il comando militare russo. Il corridoio umanitario resterà aperto da giovedì a sabato e i civili potranno scegliere se andare nei territori controllati dall’Ucraina o dalla Russia.
20.00 – Avvertite esplosioni in diverse città ucraine
A Kiev, Mykolaiv, Odessa e Brovary si sono verificate in serata diverse esplosioni. Lo riportano i media locali.
19.00 – Ue: «Kirill responsabile delle minacce all’integrità dell’Ucraina»
Nella bozza del documento di sanzioni redatta dalla Commissione europea si legge che «Il patriarca Kirill è responsabile del sostegno o dell’attuazione di azioni o politiche che minano o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina, nonché la stabilità e la sicurezza in Ucraina. Inoltre, sostiene il governo russo ed i decisori responsabili dell’annessione della Crimea e della destabilizzazione dell’Ucraina».
18.00 – L’Ap: «600 vittime al teatro di Mariupol»
L’agenzia di stampa americana Ap ha ricostruito in un’inchiesta l’attacco russo al teatro di Mariupol attraverso le testimonianze di sopravvissuti e soccorritori. Le vittime del bombardamento del 16 marzo sarebbero almeno 600, non 300 come da dati ufficiali.
17.30 – Il Regno Unito sanziona i giornalisti filo-Putin
Diversi giornalisti vicini al Cremlino sono nella lista di persone sanzionate dal Regno Unito per essere le «voci della propaganda del regime» di Vladimir Putin. L’elenco completo qui.
17.00 – I Paesi Ue che chiedono la deroga all’embargo
Dopo Slovacchia e Ungheria, anche Repubblica Ceca e Bulgaria hanno chiesto la deroga per l’embargo del petrolio di Mosca. Il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba ha commentato lo stallo dicendo: «I Paesi dell’Ue che continueranno ad opporsi sono complici dei crimini commessi dalla Russia in territorio ucraino».
15.00 – Sindaco di Mariupol: «Violenti combattimenti a Azvostal»
«Violenti combattimenti» sarebbero in corso nell’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo ha detto alla tv ucraina il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko.
14.30 – I media ucraini: «I russi hanno fatto irruzione nell’acciaieria»
Contrariamente a quanto affermato da Mosca, fonti ucraine fanno sapere che le truppe russe avrebbero fatto irruzione nell’acciaieria Azovstal a Mariupol, dove da ieri 3 maggio sarebbe partito l’assalto allo stabilimento con un’intensa serie di bombardamenti.
14.00 – La Chiesa ortodossa accusa il Papa
È deplorevole che un mese e mezzo dopo la conversazione con il Patriarca Kirill, Papa Francesco abbia scelto il tono sbagliato per trasmettere il contenuto di questa conversazione». Lo avrebbe dichiarato il dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato russo in una nota citata dall’agenzia di stampa russa Tass. «Dichiarazioni del genere difficilmente contribuiranno all’instaurazione di un dialogo costruttivo tra le chiese cattolica romana e ortodossa russa, che è particolarmente necessario in questo momento»
13.00 – Il Cremlino nega l’assalto ad Azovstal e la dichiarazione di guerra per il 9 maggio
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha parlato alla stampa delle prossime mosse del Cremlino. La Russia, ha detto, non ha intenzione di dichiarare ufficialmente guerra all’Ucraina in occasione della ricorrenza del 9 maggio, né sta attaccando l’acciaieria di Azovstal.
12.30 – Kiev: «Mosca prepara una parata militare a Mariupol’ per il 9 maggio»
Secondo l’intelligence ucraina, citata dal The Kyiv Independent, la Russia starebbe organizzando i preparativi per una parata militare a Mariupol’ per il 9 maggio, «pulendo le strade centrali dalle macerie, togliendo gli ordigni inesplosi e rimuovendo i corpi delle persone uccise».
12.00 – La Russia: «I veicoli Nato in Ucraina sono bersagli legittimi»
Se i veicoli della Nato entreranno in Ucraina per consegnare armi alle forze di Kiev saranno considerati «bersagli militari legittimi» da parte dei russi. Lo ha detto oggi il ministro della Difesa di Mosca, Serghei Shoigu, riferendosi ai bombardamenti di ieri sera ai sei scali ferroviari in Ucraina da cui transitavano armi occidentali.
11.30 – Sanzioni, approvata la deroga sul petrolio per Ungheria e Slovacchia
Nell’ambito del nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca, la Commissione europea ha approvato la proposta di esentare dal blocco Ungheria e Slovacchia fino alla fine del 2023.
11.00 – Mosca vieta l’ingresso al premier giapponese
La Russia ha vietato l’ingresso al primo ministro giapponese e a 62 cittadini giapponesi. A darne notizia è il ministero degli Esteri russo, citato dalla Tass.
10.30 – Russia: colpiti scali ferroviari
Il ministero della Difesa russo fa sapere che i sei scali merci ferroviari bombardati ieri sera dalle forze russe nell’Ucraina centrale e occidentale erano usati per il trasferimento di «armi occidentali alle forze ucraine in Donbass». Gli scali, colpiti con missili a lunga gittata lanciati dal mare e da aerei, si trovano vicino alle stazioni ferroviarie di Leopoli, Podbortsy, Volonets, Tymkove e Pyatikhatka. Ieri le autorità russe avevano parlato di sei stazioni ferroviarie bombardate senza che fossero segnalate vittime.
9.30 – Fao-Ue: crisi alimentare per la guerra in Ucraina
La guerra in Ucraina provocherà un impatto devastante sulla crisi alimentare. Lo dice il Rapporto Globale sulle crisi alimentari della Fao e dell’Unione Europea. I paesi che già affrontano alti livelli di fame acuta «sono particolarmente vulnerabili ai rischi creati dalla situazione nell’Europa orientale, in particolare a causa della loro elevata dipendenza dalle importazioni di prodotti alimentari e agricoli e per la vulnerabilità agli shock dei prezzi alimentari», dice il rapporto. Di fronte a ciò, «è necessaria un’azione umanitaria urgente su vasta scala».
9 – Kiev: la guerra sarà ancora lunga
Quella tra Russia e Ucraina sarà una lunga guerra e non si concluderà entro maggio. Lo dice il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale di Kiev, Alexei Danilov, citato dall’agenzia Unian. «Se parliamo di questa parte della fase calda della guerra, non sono ottimista sul fatto che finirà a maggio, sarà una lunga guerra e continuerà nel nostro territorio», ha detto Danilov. «Quanto tempo? Dipende da molti fattori – ha aggiunto il capo del Consiglio di sicurezza -. Innanzitutto, dipende dal nostro esercito. E dipende dai nostri partner, dobbiamo riconoscerlo e dobbiamo parlarne. Perché senza il sostegno dei partner, sarebbe, sarà molto difficile fermare questa armata russa, che ha iniziato a muoversi verso di noi il 24 febbraio».
8,20 – Kuleba: più sanzioni alla Russia
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba vuole «più sanzioni per la Russia, più armi pesanti per l’Ucraina». Kuleba lo ha scritto in un tweet in cui aggiunge che «il terrorismo missilistico russo deve essere punito. La Russia fatica ad avanzare e soffre perdite terribili. Da qui il disperato terrore missilistico in tutta l’Ucraina. Ma non abbiamo paura, e nemmeno il mondo deve avere paura».
7 – Altri 20 civili morti trovati a Kiev
I corpi di altri 20 civili
ucraini sono stati trovati nei villaggi della regione di Kiev
precedentemente occupati dalle forze russe. Lo ha reso noto il capo
della polizia della regione di Kiev, Andriy Nebytov, citato dalla
Bbc. «Solo ieri sono stati trovati altri 20 corpi. La maggior parte
sono di persone di Borodyanka e dei villaggi vicini così come dei
villaggi del distretto di Vyshhorod», ha dichiarato.
5.00 – Zelensky: «Rivogliamo la Crimea»
L’obiettivo dell’Ucraina è ripristinare la sua integrità territoriale, inclusa la Crimea. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo virtualmente a un incontro del Wall Street Journal. “Ci auguriamo che la Crimea sarà parte dell’Ucraina”, dice Zelensky.
4.00 – I corridoi umanitari a Zaporizhzhia
Il vice primo ministro
ucraino, Iryna Vereshchuk, ha annunciato quattro corridoi umanitari
previsti per oggi per la città ucraina di Zaporizhzhia “se la
situazione di sicurezza lo consentirà”. I corridoi sono stati
pianificati da Mariupol, Lunacharske Circle, Tokmak e Vasylivka.
3.10 – L’Ucraina: «La Russia ruba il nostro grano»
La Russia ha rubato 400
mila tonnellate di grano dai territori temporaneamente occupati
dell’Ucraina. Lo ha detto il viceministro dell’agricoltura ucraino
Taras Vysotsky. Si tratta, secondo Vysotsky, di circa un terzo di
tutte le scorte di grano degli oblast di Zaporizhzhia, Cherson,
Donetsk e Lugansk. E se questo furto continuasse, afferma il
viceministro, tali regioni potrebbero incorrere in carestie.
2.00 – Pushilin a Mariupol
Denis Pushilin, leader separatista di Donetsk, ha fatto visita a Mariupol. Lo ha mostrato lui stesso pubblicando le foto del suo viaggio sul suo canale Telegram. Pushilini è l primo funzionario appoggiato da Mosca a viaggiare nella città ucraina assediata. Dalle immagini non è chiaro quando sia effettivamente avvenuta la visita, ma è probabile che sia stata in questa ultima settimana in cui le forze russe hanno consolidato il controllo su Mariupol. Il suo viaggio – secondo gli analisti – sarebbe il primo grande segno dell’imminente russificazione della città, che della regione di Donetsk fa parte.
00.59 – Gli attacchi russi a Kirovograd e Odessa
In nottata la Russia ha lanciato attacchi con missili nelle regioni di Kirovograd e Odessa. Due missili lanciati dai russi hanno colpito infrastrutture ferroviarie nella regione di Kirovograd causando vittime. Altri tre missili lanciati sull’area di Odessa sono stati abbattuti dalle forze aeree ucraine.
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