Mattarella agli studenti: «Voi siete l’Europa». Metsola: «Doveroso continuare ad aiutare l’Ucraina» – Il video

La presidente del Parlamento Ue: «Gli ucraini stanno lottando per i valori e principi europei, nei loro occhi c’è un coraggio molto forte per un Paese che amano e stanno difendendo»

Gli ucraini «stanno lottando per i valori e principi europei, nei loro occhi è presente un coraggio molto forte per un Paese che amano e stanno difendendo. Abbiamo il dovere di continuare ad aiutarli a vincere, con la speranza di entrare in Ue». Sono le parole della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, a margine dell’incontro al Quirinale con gli studenti delle scuole ambasciatrici del Parlamento europeo, insieme al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La presidente del Parlamento Ue ha poi aggiunto: «Il tema dell’approvvigionamento energetico è stato sempre al centro delle discussioni politiche: per molti anni si è discusso di un’unione di energie, ossia chi più ne ha, condivide con gli altri» Paesi dell’Ue, in modo da «essere autonomi e non solo dipendenti dai paesi che possono ricattare l’Europa, che non sono affidabili ora o potrebbero non esserlo in futuro». Oltre alla questione dell’indipendenza energetica, ha proseguito Metsola, «ci sono alleanze militari, ma l’Unione europea, unita, può dare insieme risposte non solo militari, ma anche politiche».


Mattarella: «Tempo di scelte difficilissime»

Il presidente della Repubblica Mattarella, rivolgendosi ai giovani presenti in sala, ha sottolineato con forza: «L’Unione europea siete voi, siete una generazione nata con l’Unione consolidata, siete persone che condividono valori con i vostri coetanei d’Europa, disposte a viaggiare a spostarvi e che immaginate che siano impensabili passaporti, sbarramenti e confini nei Paesi Europei: è un grande risultato. Si era partiti dal desiderio di una comunità economica, ma questo risultato è di gran lunga più importante». Il Capo dello Stato ha poi aggiunto: «Non avrei mai immaginato di avere una guerra nel cuore dell’Europa. Ne aspettiamo altri di Paesi nell’Unione, ed è bene che entrino».


«Quanto è accaduto ha messo sotto pressione l’Unione ma la risposta è stata responsabile e positiva. Ha dimostrato che l’Unione ha bisogno di una forte solidarietà interna e che aveva ragione Monnet quando disse che l’Ue crescerà attraverso le crisi, situazioni in cui si abbandona inerzia e pigrizia degli Stati e ci spingono a decisioni importanti». Il presidente Mattarella ha aggiunto: «Le risposte alla pandemia e alla guerra hanno posto le basi per una responsabilità crescenti. Ora tutto questo è sulle vostra spalle. Adesso sta a noi prendere decisioni difficilissime per dare ai nostri cittadini la possibilità di dire che l’Ue c’è, affinché la vostra generazione sia più protetta». Sul tema della Difesa comune europea, il Capo dello Stato ha osservato: «Dobbiamo essere pronti ad avere la Difesa di cui abbiamo bisogno, e se l’Unione europea vuole essere luce di pace e democrazia non può aspettare che qualcun altro lo faccia al suo posto».

L’incontro Metsola-Fico

Prima della visita al Quirinale, Metsola ha incontrato a Palazzo Madama la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e a Montecitorio il presidente della Camera, Roberto Fico. Durante il colloquio, durato circa mezzora, Fico e Metsola hanno «lungamente discusso sulle questioni internazionali e su ciò che sta accadendo in Ucraina», come riferito dal presidente della Camera. «Abbiamo discusso della questione energetica dell’Europa e dell’allargamento dell’Europa ai Balcani occidentali – ha proseguito Fico -. Sono tutti i punti importanti che insieme stiamo affrontando ed è molto importante che in questo momento l’Unione europea sia unita, e sempre più unita politicamente, per attuare una politica essere sempre più comune». Il presidente della Camera ha poi aggiunto che «a breve verrà varato un nuovo pacchetto di sanzioni nei confronti della Federazione russa e spero che tutti i Paesi dell’Unione europea possano essere d’accordo, e spero altresì che l’Europa possa parlare sempre con una voce sola, in modo da essere più forte in politica estera per il raggiungimento del cessate il fuoco di un processo di pace».

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