Ue, ancora una fumata nera sul petrolio: slittano le sanzioni contro la Russia

I 27 hanno limato alcuni dettagli ma non si è raggiunto un accordo definitivo

Un’altra fumata nera per l’embargo sul petrolio russo dal Coreper, il Consiglio dei Rappresentanti Permanenti dell’Ue. Secondo fonti interne, sarebbero stati fatti progressi importanti sulla maggioranza delle misure, ma ancora ci sarebbero dubbi su come garantire gli approvvigionamenti e su come attuare la riconversione strutturale degli impianti. Per l’embargo al petrolio di Mosca, dunque, si dovrà ancora attendere. Già oggi era filtrata l’ipotesi che l’Unione potesse aspettare la parata del 9 maggio a Mosca per introdurre nuove sanzioni. Gli Stati membri hanno già raggiunto un accordo di massima sull’embargo al petrolio di Mosca, ma il nodo che rimane da risolvere è che alcuni Paesi hanno dichiarato che non riuscirebbero a dire addio al greggio russo nei tempi – da sei mesi a un anno – previsti dall’Ue. Per Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca e Bulgaria potrebbe essere prevista una deroga al 2024 o addirittura al 2025. In caso contrario, questi Stati senza sbocco sul mare minacciano il veto alla manovra.


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