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Bombardamenti nel Lugansk, l’ufficiale ucraino: «Bombardamenti giorno e notte: i russi tentano di accerchiarci e sfondare»

Il capo dell'amministrazione militare regionale nel Lugansk racconta di bombardamenti incessanti su Severodonetsk, dove è stato distrutto un ponte usato finora per i corridoi umanitari

Si intensificano i combattimenti nel Sud-Est dell’Ucraina, in particolare a Severodonetsk, città in prima linea nel Lugansk. Secondo il capo dell’amministrazione militare regionale, Sergey Gaidai, citato dal sito ucraino Unian, l’esercito russo ha tentato di sfondare da quattro direzioni, ma per il momento gli attacchi sarebbero stati respinti. L’ufficiale ucraino sostiene che la città di Severodonetsk è ora a rischio accerchiamento, mentre proseguono i bombardamenti russi, che finora avrebbero ucciso 12 persone e ferite 40. I raid, ha spiegato Gaidai in un video su Telegram, vanno avanti ormai ininterrottamente dal mattino alla sera, compresa la notte. Un altro attacco missilistico russo sarebbe stato messo a segno nel distretto di Vilna, nella regione Zaporizhzhia. Secondo l’amministrazione militare regionale, i razzi russi avrebbero colpito infrastrutture civili e ci sarebbero diversi feriti.

Abbattuto un ponte usato per i corridoi umanitari

Tra gli obiettivi colpiti ci sarebbe anche un ponte tra Severodonetsk e Lysychansk, ha spiegato Gaidai, distrutto dai missili russi: «questo complicherà notevolmente l’evacuazione dei civili e la consegna degli aiuti umanitari». Sarebbe la seconda volta che il ponte viene distrutto, lasciando in piedi un solo collegamento tra le città. Il ponte era stato ricostruito nel 2016, dopo che i russi lo avevano distrutto a luglio 2014 durante la ritirata da Lysychansk.

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