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Azovstal, fonti russe: verso un «processo provvisorio» a Mariupol per i soldati ucraini arresi

Secondo una fonte che conosce i preparativi del procedimento, si tratterebbe di una prima fase a cui potrebbe seguire un ulteriore processo in altra sede

Si dovrebbe svolgere a Mariupol il processo contro i soldati ucraini che si sono arresti dopo tre mesi di resistenza nell’acciaieria Azovstal. Il procedimento era stato più volte evocato dai leader separatisti del Donbass, secondo cui sarebbe stata inevitabile la strada del processo soprattutto per i combattenti del battaglione Azov. Secondo l’agenzia russa Interfax che cita una fonte a conoscenza dei preparativi del procedimento, le prime informazioni indicherebbero che «il primo processo provvisorio si svolgerà proprio qui a Mariupol». Stando a chi sta lavorando alla stesura dello statuto del tribunale filorusso, dopo questa prima fase ne dovrebbero seguire altre che potrebbero svolgersi in altre località.

La trattativa per lo scambio di prigionieri

Il destino dei soldati ucraini dopo la resa dell’acciaieria sembrava destinato a uno scambio di prigionieri tra l’esercito russo e quello ucraino. È stato lo stesso portavoce del Cremlino a confermare una trattativa ancora in corso che manteneva viva la speranza di un accordo tra le parti. Ma da giorni si è fatta insistente la pressione dei leader delle repubbliche separatiste del Donbass perché venissero processati tutti i soldati ucraini che si sono arresi. Denis Pushilin, leader dell’autoproclamata repubblica del Donetsk, fino a pochi giorni fa insisteva che un processo sarebbe stato «inevitabile» perché chiesto a gran voce dai residenti di Mariupol che, come hanno raccontato i russi il giorno della resa, avrebbero voluto linciare i soldati del battaglione Azov, a cominciare dal loro comandante.

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