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Stati Uniti, i manager diventano sempre più ricchi: nel 2021 hanno guadagnato 670 volte un dipendente

07 Giugno 2022 - 17:47 Redazione
Nell'ultimo anno gli stipendi degli amministratori delegati sono aumentati in media di 2,5 milioni di dollari, quelli dei lavoratori con salari bassi di 3.500 dollari

Nel 2021 la differenza di stipendio tra gli amministratori delegati delle società con sede negli Stati Uniti i loro dipendenti è diventato ancora più ampio rispetto all’anno precedente. In uno studio pubblicato dall’Institute for Policy Studies si legge che un amministratore delegato riesce a guadagnare circa 670 volte un suo dipendente (604 nel 2020). Nello specifico, lo stipendio medio di un amministratore delegato arriva a 10,6 milioni di dollari, quello di un lavoratore a 23.968 dollari. Come campione per questa analisi sono state prese le 300 società quotate in Borsa con la retribuzione mediana più bassa per i loro dipendenti. L’Institute for Policy Studies è un think tank di area progressista che con questo studio vuole dimostrare soprattutto che gli stipendi più bassi non sono stati adeguati all’avanzamento dell’inflazione.

Secondo la Cnn, la retribuzione dei Ceo nelle aziende che vengono citate in questo rapporto è aumentata del 31 per cento nell’ultimo anno; in pratica hanno ottenuto un aumento medio sul loro stipendio di 2,5 milioni di dollari all’anno. I lavoratori con un salario basso invece hanno ricevuto un aumento medio attorno ai 3.500 dollari. Sarah Anderson, direttrice del Global Economy Project dell’istituto, ha spiegato: «Semplicemente non abbiamo visto alcun progresso significativo verso l’equità retributiva».

«La maggior parte degli americani lo considera ingiusto»

Negli Stati Uniti il tema dei diritti dei lavoratori è uno dei punti più caldi al centro del dibattito pubblico. Oltre al fenomeno delle Great Resignation, il massiccio numero di dimissioni registrato dopo il Covid, negli ultimi mesi si sono contate sempre più iniziative di gruppi di dipendenti che creano unioni sindacali anche in aziende i cui i sindacati non erano mai entrati. L’ultimo caso è stato quello dello stabilimento Amazon di Staten Island, a New York. Secondo Anderson, questo rapporto servirà anche a far capire alle aziende citate quali sono i punti che non stanno funzionando nelle loro strategie economiche.

«Penso che la maggior parte degli americani sia indignata perché lo considera fondamentalmente ingiusto, ma c’è anche un altro argomento molto forte secondo cui questi divari estremi sono demoralizzanti per i lavoratori. Quando così tante aziende devono affrontare sfide in termini di personale e sindacalizzazione, perché non dovrebbero cercare di sfruttare queste lacune come un’occasione per avere relazioni più pacifiche e produttive con i propri dipendenti?»

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