Putin: «Gli Usa paghino per la ricostruzione dell’Afghanistan»

La Russia è uno dei quattro Paesi, assieme a Turkmenistan, Pakistan e Cina, che intrattiene relazioni diplomatiche ufficiali con i talebani

«Gli Stati Uniti e i loro alleati si devono assumersi la responsabilità e i costi della ricostruzione dell’Afghanistan dopo la guerra», lo ha dichiarato oggi, 10 giugno 2022, il presidente russo Vladimir Putin a colloquio con il presidente del Turkmenistan Serdar Berdimuhamedov. Non è la prima volta che il leader del Cremlino rilascia dichiarazioni simili. «La presenza ventennale [degli Usa e dei loro alleati in Afghanistan] ha portato il Paese a un punto critico» ha continuato Putin. Il presidente russo ha fatto sapere che la Federazione Russa, assieme al Turkmenistan e ad altri partner, continuerà a impegnarsi nella ricostruzione post bellica del Paese ora in mano ai talebani, per garantire «stabilità, e sicurezza», oltre a «risolvere gravi problemi socioeconomici e neutralizzare le minacce provenienti dal territorio afghano», ha detto Putin riferendosi al regime talebano, citato dall’agenzia stampa russa Tass.


La Russia è tra i pochi Paesi, assieme a Turkmenistan, Cina e Pakistan, ad aver intrattenuto rapporti con i diplomatici talebani. Quando, a marzo 2022, Mosca ha accolto nell’ambasciata afghana il funzionario talebano Jamal Nasir Gharwal, Maria Zakharova, la portavoce del ministero degli esteri russo ha dichiarato: «Consideriamo questa [decisione] come un primo passo verso la restaurazione di un legame diplomatico completo».


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