Dopo il flop elettorale rissa nel M5s, Turco (vice di Conte): «Senza di lui è la fine». Battelli: «Parole vergognose»

Tornano sulla graticola i vertici del M5s, dopo il risultato deludente delle liste grilline alle comunali di domenica scorsa

«Sia chiaro, senza il presidente Conte i 5 Stelle, di fatto, non esistono». È bastata questa frase del senatore grillino Mario Turco a fare far scoppiare di nuovo la tensione all’interno del M5s, dove i malumori per il disastro elettorale alle ultime Comunali covava già sotto la cenere. Le dichiarazioni del senatore tarantino, vice di Giuseppe Conte nel MoVimento, all’ultima domanda di un’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno sono state viste da diversi parlamentari come la negazione dei principi storici del MoVimento, a cominciare dal mitologico uno vale uno. La reazione più dura è arrivata dal deputato Sergio Battelli, che sul suo profilo Instagram ha tuonato: «Parole vergognose, ma stiamo scherzando?».


Proprio Turco, assieme all’altra vicepresidente grillina Paola Taverna, responsabile delle Amministrative, è da ore nel mirino degli attacchi interni, visti i risultati deludenti ottenuti dalle liste M5s nei vari Comuni. E non fa eccezione Taranto, dove Turco è riuscito a portare anche l’ex premier Conte, dove il M5s non è andato oltre uno scarno 4%. Alle critiche si era aggiunto anche l’ex sottosegretario Simone Valente su Repubblica, puntando il dito proprio sui vertici grillini: «Bisogna assumersi le conseguenze delle proprie scelte, chi aveva delle responsabilità deve rispondere al Movimento, agli iscritti e ai gruppi parlamentari».


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