È ancora bufera su Pornhub, uno dei maggiori siti pornografici al mondo. La piattaforma è accusata di non essere riuscita ad arginare il caricamento e la diffusione dei video che ritraggono persone minorenni e rapporti non consensuali. E così, il Ceo Feras Antoon e il Coo David Tassillo, come riportato da Variety, hanno assegnato le loro dimissioni, ma resteranno azionisti di MindGeek, la società lussemburghese a cui fa capo Pornhub. Secondo quanto riferito dal Wall Street Journal, le dimissioni dei due top manager non sarebbero correlate alle accuse contro la società per aver consentito la pubblicazione dei video. Un portavoce della compagnia ha infatti riferito a Variety che MindGeek stava pianificando un cambio di leadership dall’inizio del 2022. Pornhub è stato a lungo criticato per aver ospitato video in cui erano presenti bambini, minorenni, vittime di aggressioni sessuali e adulti ripresi senza il loro permesso.
Il report del New Yorker
Le dimissioni di Antoon e Tassillo arrivano a seguito della pubblicazione da parte del New Yorker di un rapporto in cui sono stati descritte nel dettaglio le falle nel sistema di moderazione dei contenuti dell’azienda, che non è riuscito ad arginare la diffusione dei video che ritraggono persone minorenni e rapporti non consensuali. Nel report del New Yorker vengono raccontate le esperienze di giovani donne (anche minorenni all’epoca delle riprese) che hanno richiesto alla piattaforma di rimuovere i video che le riguardavano, senza però riuscirci sempre. Oltre a Pornhub, la società MindGeek ha anche il controllo di RedTube e YouPorn. La società è stata oggetto di diverse azioni legali negli ultimi anni in California dove è stata accusata di aver violato le leggi federali e di pedopornografia.
Leggi anche:
- La chat di Ethan dei Maneskin nel processo per stupro al calciatore Portanova: «Ma il batterista è estraneo ai fatti»
- Pedopornografia, l’imprenditore arrestato per aver scambiato immagini delle figlie minorenni
- I sette adolescenti denunciati con l’accusa di aver condiviso foto di bambini vittime di abusi sessuali
- Gli sticker nazisti ai bambini di 10 anni: l’indagine della polizia postale sulle chat con le foto di bimbi vittime di abusi sessuali
- Pornhub ha un nuovo proprietario. La piattaforma di video è stata rilevata da un imprenditore della cannabis italocanadese
- Pornhub di nuovo nella bufera: 34 donne denunciano la pubblicazione di video di stupri e abusi sessuali
- La settimana che cambiò (per sempre?) PornHub. Milioni di video cancellati ma il revenge porn resta
- PornHub nei guai. Mastercard e Visa ritirano i loro servizi dopo l’editoriale del New York Times