Lysychansk, perché l’Ucraina si è ritirata dalla città nel Lugansk: «Scappati di notte, una scelta strategica»

Un carrista dell’esercito: rischiavamo di finire imbottigliati e circondati. Zelensky: la riconquisteremo

Dopo l’annuncio dell’esercito ucraino sulla città di Lysychansk, un carrista spiega oggi al Corriere della Sera il motivo del ritiro. «Siamo usciti tre giorni fa. Non era più possibile tenere le posizioni. Non tanto per il cannoneggiamento. Quello toglie solo il sonno, ma i russi non sarebbero comunque riusciti a prenderci. Eravamo trincerati molto bene. Ci siamo ritirati per non restare imbottigliati. I russi avevano attraversato il fiume a nord e mandavano le forze speciali in città. Avrebbero potuto prenderci alle spalle in qualsiasi momento». Il carrista, sotto la protezione dell’anonimato, racconta com’è andata: «Siamo scappati di notte, senza luci, a piccoli gruppi e in silenzio radio. Il comandante è sempre stato con noi, poi è tornato indietro a prendere gli altri. Nel nostro Battaglione non ci sono stati incidenti. Tutti salvi».


Il militare spiega perché non sono ripiegati a Kramatorsk: «Facciamo fuoco di sbarramento in modo che i russi non pensino di avere il via libera per avanzare». Intanto secondo l’intelligence del ministero della Difesa britannico ora «l’attenzione della Russia si sposterà quasi certamente sulla cattura della regione di Donetsk, la cui gran parte rimane sotto il controllo delle forze ucraine. I combattimenti per il Donbass sono stati logoranti ed è altamente improbabile che la situazione cambi nelle prossime settimane».


Il presidente Volodymyr Zelensky nel suo tradizionale discorso serale ha voluto rassicurare il suo popolo annunciando che le truppe ucraine torneranno a Lysychansk grazie alla tattica e alla fornitura di armi moderne. «Proteggiamo la vita dei soldati e del nostro popolo. Ricostruiremo le mura e riconquisteremo la terra e questo vale anche per Lysychansk», ha detto, dove «torneremo grazie alle nostre tattiche, aumentando la fornitura di armi moderne».

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