La Rai sposta Marc Innaro: il corrispondente dei Tg da Mosca finisce in Egitto

La conferma: «Sono qui da otto anni, non bisogna essere abbarbicati alla poltrona»

Marc Innaro lascia Mosca. Il corrispondente dalla Russia dei Tg Rai se ne andrà dalla Russia dopo otto anni per tornare in Egitto: ha prestato servizio al Cairo tra 2004 e 2014. Il trasferimento sarà effettivo tra qualche settimana ma lui ha confermato lo spostamento al Fatto Quotidiano: «Sono qui da otto anni, non bisogna essere abbarbicati alla poltrona», dice. Innaro è finito nelle polemiche in questi mesi durante la guerra tra Russia e Ucraina. Durante un collegamento con Tg2 Post alla fine del febbraio scorso aveva detto che «dopo il crollo dell’Unione Sovietica chi si è allargato non è stata la Russia. È stata la Nato». Da quel momento il Tg1 ha smesso di utilizzare i suoi servizi e la sua firma da Mosca. Lui ha continuato ad andare in video su Tg2, Tg3, RaiNews e Giornale Radio.


Successivamente il suo nome è uscito nel famoso (famigerato?) report sui filorussi che infilò persino Corrado Augias tra i putiniani. «Mi sarebbe spiaciuto non esserci visto che in quella lista sono finiti colleghi che stimo molto. E anche Oliver Stone, il mio regista preferito», dice lui oggi al Fatto. Il quotidiano ricorda che i corrispondenti esteri dipendono direttamente dall’amministratore delegato Carlo Fuortes. Che decide gli spostamenti con l’accordo (facoltativo) dei direttori di testata. Innaro andrà a sostituire Giuseppe Bonavolontà, che andrà in pensione. Al suo posto a Mosca potrebbe finire l’inviato del Tg1 Alessandro Cassieri. Con un dettaglio curioso: anche il suo nome era finito nella lista dei putiniani.


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