La donna incinta multata che si appella all’annullamento della sentenza sull’aborto: «Il feto vale come passeggero»

La 32enne Brandy Bottone ha deciso di contestare la sanzione da 215 dollari. «Secondo la nuova legge – ha detto – quella del mio grembo è già una vita»

Una donna incinta è stata multata perché stava guidando da sola nella corsia preferenziale per il carpooling, ossia le auto in condivisione. Ora vuole contestare il pagamento dei 215 dollari di multa perché, come ha spiegato all’agente che l’ha fermata, dopo l’annullamento della sentenza Roe vs Wade la bambina che porta in grembo è già da considerare una persona e quindi un secondo passeggero. È successo il 29 giugno a Dallas, in Texas, quando la 32enne Brandy Bottone, alla 34esima settimana di gravidanza, ha deciso di imboccare la corsia preferenziale per guadagnare qualche minuto di vantaggio mentre andava a recuperare il figlio di 6 anni per poi essere fermata da alcuni agenti.


La storia di Brandy Bottone

«Un agente si è affacciato e mi ha chiesto: “C’è qualcun altro in macchina?”. Io ho indicato il mio stomaco: “La mia bambina è proprio qui. Ed è una persona”», ha detto Bottone al Dallas Morning News, ricostruendo la vicenda. L’agente avrebbe risposto: «No. Devono esserci due persone fuori dal corpo», come prevede il codice stradale texano. Una norma incomprensibile per la donna, che si è appellata all’annullamento della sentenza del 1973, che in Texas ha fatto scattare il divieto di aborto: «Se ora un feto è considerato un essere vivente, perché non può contare come secondo passeggero?», ha ribadito Bottone al Dallas Morning News. «Questa cosa mi fa ribollire il sangue. Come può essere giusto? Secondo la nuova legge, questa è una vita», ha detto, aggiungendo che sa che il suo appello «potrebbe cadere nel vuoto ma, come donna, è stato scioccante».


Secondo quanto riportato da Bottone, gli agenti le avrebbero detto che se avesse contestato la multa la pratica sarebbe andata con tutta probabilità a buon fine. Mentre il dipartimento centrale non ha voluto rilasciare commenti, una reazione è arrivata da Amy O’Donnell, la portavoce di Texas Alliance for Life: «Mentre il codice penale in Texas riconosce un bambino non ancora nato come persona, quello stradale non specifica lo stesso. E un bambino che risiede nel grembo materno non occupa un posto in più. E con un solo occupante seduto, l’auto non soddisfaceva i criteri necessari per guidare in quella corsia», ha detto al Dallas Morning News, dando ragione agli agenti.

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