Prato, una donna mangia pesce crudo pochi giorni prima del parto: neonato ricoverato in terapia intensiva con sepsi e meningite

Una cena a base di ostriche e crostacei ha provocato un’infezione nella madre. poi trasmessa al figlio. Il ristorante è stato trovato «in gravissime condizioni di degrado e di sicurezza alimentare»

Un bambino di 10 giorni è ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Prato. Il neonato è affetto da sepsi con meningite, scatenata da un’infezione alimentare della madre. La donna aveva mangiato pochi giorni prima del parto ostriche e crostacei crudi in un ristorante di Sesto Fiorentino, comune nella città metropolitana di Firenze. «Grazie alla rapida diagnosi abbiamo potuto intraprendere la corretta terapia, ma il suo quadro clinico resta comunque serio», dice Pier Luigi Vasarri, direttore della struttura di Pediatria e Neonatologia. «Questo caso obbliga a rinnovare l’invito alle donne in gravidanza a evitare il consumo di cibi crudi», avverte Vasarri perché eventuali infezioni possono venire trasmesse al neonato. La donna sta bene ma, come afferma Vasarri, la sepsi contratta dal piccolo è «resistente ai comuni antibiotici usati in neonatologia». Si tratta del tredicesimo caso conosciuto nel mondo. La malattia ha un tasso di mortalità cinque volte superiore all’ictus e dieci volte all’infarto.


Il sopralluogo al ristorante

Per risalire alla causa dell’infezione, sono state eseguite analisi epidemiologiche. Questo tipo di tossinfezioni hanno spesso origine dal consumo di ostriche, per questo motivo «abbiamo disposto l’immediato sopralluogo presso il ristorante», spiega il dottor Luca Cianti. Direttore dell’area funzionale di Sanità pubblica veterinaria, racconta che il locale è stato trovato «in gravissime condizioni di degrado e di sicurezza alimentare». Il sopralluogo si è concluso con la sospensione dell’attività e il sequestro di 500 kg di prodotti «di ignota origine o mal conservati». A questi provvedimenti, si è poi aggiunto un procedimento penale.


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