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La campionessa russa di tennis fa coming out: «Sto con una donna e non voglio più nascondermi» – Il video

19 Luglio 2022 - 11:08 Redazione
Intanto la Duma lavora per imporre l'assoluto divieto di «propaganda dei rapporti sessuali non tradizionali»

Proprio mentre si intensificano gli sforzi della Duma per criminalizzare l’omosessualità, la campionessa di tennis russa Daria Kasatkina sceglie di fare coming out. È successo nel corso di un’intervista pubblicata su YouTube nella giornata di ieri, 18 luglio. L’attuale numero 12 del mondo ha detto alla blogger russa Vitya Kravchenko di avere una relazione con una donna. Ha aggiunto che ormai per lei è impossibile nascondersi: «Vivere nascosta non ha senso. Fino a che non scegli di fare coming out. Anche se certo, spetta a ognuno decidere come farlo e quanto rivelare», ha affermato.

La confessione arriva nel momento in cui alla Duma di Stato è arrivato un disegno di legge per proibire la propaganda gay in pubblico, non più solo di fronte ai minori, come prevede la legge varata nel 2013. Kasatkina, che attualmente non vive in Russia, ha espresso posizioni critiche nei confronti della politica di Mosca sia riguardo l’omosessualità che riguardo la guerra in Ucraina. «Ci sono molti temi anche più importanti che sono banditi, quindi non è una sorpresa» che venga proibito di parlare di guerra, ha commentato. «Così tanti argomenti sono tabù in Russia», ha proseguito, «questa idea di qualcuno che vuole essere gay o diventa [gay] è ridicola. Penso che non ci sia niente di più facile in questo mondo che essere etero». Kasatkina ha una relazione con la pattinatrice artistica Natalia Zabiiako. Non ha intenzione di nasconderlo sui suoi profili social, ma ha paura di non poter «mai» tenere la sua mano in pubblico in Russia.

Le manovre dei legislatori russi

La legge sulla «propaganda gay tra i minori» che vige in Russia è stata approvata nel 2013, per fermare le manifestazioni del gay pride e detenere gli attivisti per i diritti LGBTQ+. Attualmente c’è uno sforzo da parte dei legislatori russi per imporre l’assoluto divieto di «propaganda dei rapporti sessuali non tradizionali», sia per adulti che per minori. Vietata qualsiasi informazione volta a «negare i valori familiari» e la rappresentazione di «rapporti sessuali non tradizionali», in una luce positiva o negativa, e anche nei cinema. Nella motivazione del disegno di legge è spiegato che «la negazione della famiglia come valore sociale, la promozione di uno stile di vita senza figli e la divulgazione dei rapporti sessuali non tradizionali» costituiscono un «pericolo per lo sviluppo della società russa».

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