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«L’estate è nostra»: la ministra spagnola per i Diritti sociali lancia la campagna inclusiva contro il “beach body”

28 Luglio 2022 - 14:14 Redazione
Lo spot istituzionale lanciato dalla ministra dei Diritti sociali Ione Belarra, segretaria generale di Podemos e famosa per il suo impegno femminista

Il ministero spagnolo dell’Uguaglianza ha lanciato una campagna per incoraggiare le donne a godersi l’estate senza farsi condizionare degli standard estetici. L’immagine mostra donne di corporatura, età ed etnia diverse che si godono una giornata al sole in spiaggia. «Anche l’estate è nostra», si legge sull’immagine. «Divertiti come, dove e con chi vuoi». Nella campagna è anche ritratta una donna che ha subito una mastectomia in topless. L’immagine è stata condivisa dalla ministra dei Diritti sociali Ione Belarra, che è anche segretaria generale del partito di sinistra Podemos e responsabile dell’Agenda 2030 dell’Onu in Spagna. «Tutti i corpi sono validi e abbiamo il diritto di goderci la vita così come siamo, senza sensi di colpa o vergogna. L’estate è per tutti!», ha scritto Belarra. Tra gli organizzatori della campagna c’è anche l’Instituto de las Mujeres, diretto da Antonia Morillas. Che oggi ha detto: «Oggi brindiamo a un’estate per tutti, senza stereotipi e violenza estetica contro il nostro corpo». La campagna era stata screditata inizialmente dal leader della Sinistra unita Cayo Lara, che l’aveva definita «assurda» perché intendeva «creare un problema dove non esiste». Di tutta risposta, il partito Podemos aveva risposto: «Se i corpi ti danno fastidio, puoi restartene a casa a twittare».

Le battaglie di Belarra

Belarra è stata eletta lo scorso anno come leader di Podemos, poco dopo che il fondatore Pablo Iglesias aveva lasciato la carica per partecipare alle elezioni a Madrid. Trentaquattro anni, psicologa, ha iniziato la sua carriera politica nel 2014 entrando proprio nel partito che oggi la vede ai vertici. Nel 2018 aveva chiesto e ottenuto un accordo di bilancio che prevedeva l’innalzamento del salario minimo a 900 euro e il congedo di paternità a 16 settimane (progetti sfumati a causa della successiva caduta del governo). Dal 2020 si batte per una legge statale volta a fissare un tetto al prezzo degli affitti. Nel 2021, con la carica di ministra e di responsabile dell’Agenda 2030, ha portato avanti campagne per l’uguaglianza e il clima, chiedendo un aumento dell’impegno per la riduzione dei gas serra in concomitanza con la Cop26 di Glasgow.

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