Napoli, il figlio della tiktoker Rita De Crescenzo viene portato in comunità ma riesce a scappare. L’assessore: «Sui social non vediamo la realtà»

De Crescenzo, 44 anni, è una cantante napoletana che ha acquisito una certa notorietà grazie ai suoi video su TikTok

Quasi 900 mila follower su TikTok, oltre 35 milioni di like per i suoi video e soprattutto una serie di canzoni che chiunque usi questa piattaforma avrà incrociato almeno una volta. Rita De Crescenzo, 44 anni, è una cantante neomelodica che vive a Pallonetto di Santa Lucia, sul suo profilo pubblica i video dei suoi concerti, spesso organizzati in occasione di compleanni di bambini o feste per la comunione. Nelle ultime ore però non sono le sue performance canore a sollevare interesse sui social. La donna infatti è madre di un ragazzo di 14 anni che il 30 luglio scorso è stato affidato ai servizi sociali.


A dare la notizia era stata lei stessa: «Mio figlio sta in mano ai servizi sociali perché non andava a scuola e pure perché io tempo fa ho fatto delle pazzarie. Ho sottovalutato la situazione. Ho torto. Ho torto assai». De Crescenzo, come riporta il Corriere del Mezzogiorno, è stata coinvolta in una maxi inchiesta che riguardava alcune attività del clan Elia. Nel 2017 è stata arrestata con l’accusa di spaccio di droga: «Sono stata arrestata con l’accusa di spaccio di droga ma ne sono uscita assolta. Sono stata arrestata per aver parlato al telefono con le mie amiche».


Nelle scorse ore, sempre a mezzo social, De Crescenzo ha spiegato che il figlio è scappato dalla comunità: «Vi devo dare una brutta notizia: mio figlio è scappato dalla comunità, è scappato! Voglio sapere una cosa: voi della comunità come avete potuto farlo scappare? A chi avete guardato?». Secondo l’agenzia stampa Ansa in un altro video la cantante avrebbe spiegato che il figlio ora sta bene e si è messo in contatto con la famiglia.

L’assessore Trapanese: «Il ragazzo deve tornare in comunità»

Su tutta la vicenda è intervenuto anche Luca Trapanese, assessore ai servizi sociali del comune di Napoli: «La verità che vediamo sui social non è la verità. Quello che ci viene raccontato da una madre che prova dolore è la sua verità, ma la situazione è molto più complessa e non possiamo raccontarla perché c’è un segreto professionale». Trapanese ha chiesto poi al ragazzo di tornare in comunità: «Il ragazzo è scappato dalla comunità ed è stato sicuramente aiutato, ma deve tornarci perché la legge è uguale per tutti. È importante che ritorni e che la famiglia collabori, perché questa situazione può migliorare affidandosi alle istituzioni».

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