Mosca attacca ancora gli Usa: «Le esercitazioni militari a Taiwan? Diritto sovrano della Cina. Pelosi? Una provocazione»

Secondo il portavoce di Putin, la reazione di Pechino sarebbe giustificata dalla «provocazione non necessaria» di Nancy Pelosi, che ha visitato l’isola e la sua presidente

«Un diritto sovrano della Cina». È così che il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Interfax, ha definito le esercitazioni dell’Esercito Popolare cinese nel mare intorno a Taiwan, iniziate oggi, giovedì 4 agosto. Si tratta, finora, della principale ritorsione del governo di Pechino contro la visita all’isola e alla sua presidente della speaker della Camera statunitense Nancy Pelosi. La Cina, che rivendica Taiwan come proprio possedimento, ha ritenuto il gesto di Pelosi «una provocazione inaccettabile».


La condanna di Peskov

Le stesse parole usate dal portavoce russo Peskov, secondo il quale «la tensione nella regione intorno a Taiwan è stata provocata artificialmente. Noi – ha dichiarato – comprendiamo perfettamente chi l’ha provocata: la visita di Nancy Pelosi. È stata una visita del tutto inutile e una provocazione non necessaria».


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