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New Financial Technology: la strana storia della società di criptovalute che prometteva rendimenti del 10% al mese

12 Agosto 2022 - 11:19 Antonio Di Noto
La società ha smesso di distribuire dividendi a luglio. Il suo amministratore è stato rimosso. I viaggi a Dubai e il probabile ammanco di centinaia di milioni

Un rendimento mensile «garantito» del 10%. È questo quello che prometteva Christian Visentin con il suo algoritmo. Era sufficiente investire nella sua società, la New Financial Technology, per ottenere guadagni insperati in breve termine. Il segreto, diceva l’uomo del Trevigiano, era l’algoritmo che veniva usato, in grado di speculare sugli scarti di prezzo tra le varie piattaforme d’acquisto del Bitcoin, la più nota tra le criptovalute. L’imperfetto è d’obbligo perché a luglio New Financial Technology Ltd – nata a Silea, poco a nord di Treviso, ma con sede a Londra – ha smesso di distribuire dividendi. E si è portata via 100 milioni di euro investiti da migliaia di persone. Assieme a Visentini, in vetta al sistema c’erano altri due soci, l’avvocato romano Emanuele Giullini e il signor Mauro Rizzato, che facevano la spola tra l’Italia e Dubai.

Le accuse respinte e le azioni di Visentin

«Respingo ogni accusa», sono queste le parole di Giullini, ora amministratore unico della società che nega con risolutezza l’esistenza di uno schema piramidale. Dei problemi, però, ci sono, e l’avvocato romano lo conferma: «Sto facendo accertamenti. Al momento non si sa perché non ho accesso ai portafogli dei clienti. Stiamo indagando sui comportamenti di Visentin, ma al momento non posso dire altro», dichiara a la Repubblica, specificando di essere stato lui a rimuovere «il Visentin e Rizzato» dalla società. Tuttavia, «la natura di ciò che pensiamo possa aver fatto [Visentini] non posso dirla al momento. Altrimenti dovrei tirare fuori ipotesi di reato a caso». Ad ogni modo, Giullini rassicura, gli investitori – che potevano partecipare con una quota non inferiore a 10 mila euro – «riavranno i loro soldi». Dura contro l’imprenditore veneto anche la compagna di Visentin: «Ho ricevuto minacce di morte e rapimento» dichiara al Corriere della Sera, ma «non so cosa facesse». Di lui, la donna, che preferisce rimanere anonima, non ne vuole più sapere nulla. «Lei starebbe insieme a una persona che le ha rovinato la vita?» chiede al giornalista.

Crollo del Bitcoin o schema piramidale?

Il valore del Bitcoin, negli ultimi tempi è crollato. Ma non è detto che questa sia la vera ragione della dichiarata bancarotta. Come racconta a la Repubblica Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, c’è un’altissima probabilità che l’intera operazione fosse un mero schema piramidale 2.0: «Da quel che si è capito, il Bitcoin è stato usato come specchietto per le allodole. Sfruttando il grande entusiasmo che c’è dietro a questi prodotti», spiega l’esperto. L’indizio principale, che avrebbe potuto fare sorgere sospetti negli investitori, è l’assenza di prospetto informativo nei contratti, che in Italia è obbligatorio per gli investimenti finanziari. Inoltre, riporta SkyTg24, New Financial Technology non rientra tra le società autorizzate dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob) ad agire come operatore finanziario.

Google | L’andamento del valore del Bitcoin negli ultimi sei mesi

Lo schema piramidale

Ma come funziona lo schema piramidale a cui gli esperti puntano? Non ci sarebbe nessun vero investimento. Le adesioni dei nuovi soci, infatti, servirebbero semplicemente a pagare gli interessi di quelli entrati in precedenza nella società. Alla luce di ciò, appare chiaro che il sistema tiene solamente finché si riescono a trovare nuovi investitori. Che devono necessariamente aumentare sempre di più, spesso fino a raggiungere numeri e quote insostenibili. È proprio a questo punto che la piramide crolla, sotto il peso dei crediti dei soci che non possono essere saldati. A rendere famoso lo schema nella prima metà del 1900 fu il truffatore Charles Ponzi, che lo perfezionò tanto da legarvi il suo nome.

SkyTg24 | Il contratto che firmavano i soci di New Financial Technology

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