Temporali di Ferragosto, la Protezione civile lancia l’allerta meteo. Coldiretti: «Dal 2012 gli eventi estremi sono aumentati del 1200%»

Le regioni del Centro-Nord saranno interessate da marcata instabilità. Non si escludono «criticità idrogeologiche e idrauliche»

Tutto è pronto per festeggiare Ferragosto. Ma tra giornate al mare, in montagna e grigliate potrebbero mettersi di mezzo forti temporali, soprattutto al Centro-Nord. E non si esclude la possibilità di «criticità idrogeologiche e idrauliche». La Protezione Civile ha dichiarato lo stato di allerta meteo in cinque regioni: Liguria, Toscana, Umbria, Marche e Lazio. Ma secondo i meteorologi anche buona parte della Pianura Padana potrebbe essere interessata dalla «marcata instabilità». A causarla sarà una depressione di origine atlantica che investirà l’Italia tra domani e dopodomani. Alle precipitazioni che inizieranno nella tarda mattinata del giorno di Ferragosto «a prevalente carattere di rovescio o temporale localmente intenso», potrebbero associarsi «frequente attività elettrica [fulmini], grandinate e forti raffiche di vento», si legge nel comunicato stampa della Protezione Civile.


Gli eventi estremi sono 12 volti più frequenti di 10 anni fa

L’allerta arriva a soli due giorni dal rapporto di Coldiretti che evidenzia un incremento degli eventi estremi del 1200 per cento negli ultimi 10 anni. «Nubifragi, bombe d’acqua, tornado, tempeste di vento, grandinate e ondate di calore» sono quindi 12 volte più probabili di quanto lo erano nel 2012. «Siamo di fronte» – spiega la Coldiretti – «a un impatto devastante dei cambiamenti climatici che provocano vittime e danni che in agricoltura superano già i 6 miliardi di euro nel 2022, pari al 10 per cento della produzione nazionale». Il comunicato dell’associazione degli agricoltori evidenzia una «tropicalizzazione del clima». A giugno, la temperatura è stata di 2,9 gradi superiore alla media climatica, mentre a luglio l’aumento è stato di 2,26 gradi. Con piogge più volente e meno frequenti, Coldiretti spiega che ormai sono necessari gli interventi che facilitino il recupero dell’acqua piovana quando questa cade in grande quantità, in modo da poterla utilizzare nei periodi di prolungata siccità divenuti sempre più frequenti.


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