A Rimini è apparso un necrologio con la foto di Darya Dugina e la scritta «assassinata dall’odio anti russo». Figlia del filosofo e politologo russo Aleksandr Dugin, considerato braccio destro e ideologo di Vladimir Putin, Dugina è morta lo scorso 21 agosto, mentre era alla guida dell’auto del padre, saltata in aria vicino a Mosca. Secondo le autorità russe, si è trattato di un attentato messo a punto dall’intelligence ucraina e compiuto da Natalia Vovk. In ricordo della vittima di quello che il presidente Putin ha definito «crimine vile e crudele», una ventina di persone hanno partecipato a Rimini a una Santa Messa di suffragio oggi, domenica 28 agosto, celebrata nel Santuario della Madonna della Misericordia. Il necrologio è firmato: «Le amiche e amici della Russia». Il parroco, don Sebastiano Benedettini, ha detto che non ne sapeva nulla: ha informato il vescovo e chiesto ai promotori dell’iniziativa di togliere dai manifesti quella frase sull’odio anti russo, senza successo. Come riportato dal Corriere della Sera, Davide Gasparini, uno degli autori, ha rassicurato che non c’è «alcuna intenzione di schierarsi sul piano politico», ma si tratterebbe solo di «un’esposizione pacifica del proprio pensiero» oltre che «una denuncia del clima di odio» che si respira.
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