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Incendio all’ospedale di Pietra Ligure: più di 80 pazienti sfollati, tre intossicati. Toti: «Origine dolosa»

05 Settembre 2022 - 12:07 Giada Giorgi
La testimonianza di una paziente: «Ho visto un uomo appiccare il fuoco»

Nella notte di oggi, 5 settembre, è scoppiato un incendio nell’ospedale di Santa Corona a Pietra Ligure, in provincia di Savona. Secondo le prime ricostruzioni le fiamme si sarebbero sviluppate al terzo piano nel reparto di Ortopedia. Il fumo ha poi invaso anche il secondo e il quarto piano della palazzina. I vigili del fuoco sono intervenuti sul posto nell’immediato dichiarando i tre piani totalmente inagibili. Insieme a loro anche polizia, carabinieri e personale del 118. Al momento dell’esplosione all’interno del reparto di Ortopedia erano presenti 85 pazienti nel padiglione chirurgico. L’Asl 2 fa sapere che «77 sono stati trasferiti in altri reparti negli ospedali di Albenga e Savona, 2 all’Ospedale San Martino, 6 sono stati dimessi e circa 10 pazienti sono trattenuti al quarto piano del padiglione in quanto area non considerata a rischio e agibile in esito all’intervento dei Vigili del Fuoco». Tre pazienti invece sono stati intossicati e trasferiti nei reparti di terapia intensiva e di medicina di Savona. Anche otto dipendenti hanno accusato sintomi da intossicazione: rivolgendosi al pronto soccorso sono stati poi dimessi con prognosi da una a tre giorni.

Toti: «Si ipotizza natura dolosa»

A commentare l’accaduto è il presidente della Liguria Giovanni Toti che nelle prossime ore effettuerà un sopralluogo nella struttura: «Pare che l’incendio sia doloso», ha scritto su Twitter, ringraziando tutto il personale che in queste ore si è speso senza sosta per mettere al sicuro i pazienti ricoverati». Il presidente ha poi spiegato nel dettaglio la situazione attuale nell’ospedale: «Sono in costante contatto con il direttore generale Prioli per seguire le operazioni e avere in tempo reale tutte le notizie: secondo le procedure previste, grazie all’intervento dei medici reperibili e di tutto il personale delle vicinanze che si è reso immediatamente disponibile, i pazienti del padiglione chirurgico sono stati spostati in altra sede, mentre sono ancora in corso le operazioni e le verifiche da parte delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco». Nel frattempo secondo quanto riferito dal governatore l’amministrazione sta lavorando per «cercare di limitare il più possibile i disagi e riprogrammare a stretto giro le visite e gli interventi che erano programmati a partire da oggi e nelle prossime settimane».

Il racconto di una testimone: «Un uomo ha appiccato il fuoco»

«Pensi che stanotte dormi e l’indomani ti svegli in maniera tranquilla, sapendo di essere comunque in ospedale e che hai un percorso da fare. Ma no, boom! A un certo punto un boato. Un fumo nero e il respiro non passava più». Così Sonia, una delle pazienti dell’ospedale di Pietra Ligure, racconta sui social gli attimi di paura al momento dello scoppio dell’incendio. «Ho capito la gravità della situazione. Faccia contro il cuscino bagnato, non so nemmeno io come ho fatto dato che non posso girarmi con una caviglia rotta». Il post continua con la chiara accusa ad un uomo, ricoverato nello stesso reparto, «di aver appiccato il fuoco con l’accendino all’ossigeno, scatenando l’esplosione». E aggiunge: «Tutto il reparto salta per aria compresi noi pazienti. Il risultato: siamo mal ridotti tutti in pronto soccorso per i gas tossici respirati. Ma ringraziando Dio, io sono qui a scriverlo, mi sono salvata».

«Ridotte attività ortopediche e di pronto soccorso»

«In vista della necessaria verifica dell’entità dei danni, fase a cui seguirà il ripristino con tempi ad oggi da definire, sarà necessario, almeno fino alla definizione degli interventi, ridurre le attività ortopediche, neurochirurgiche e neurologiche», cosi la nota aggiornata della Asl 2 comunica i disagi che nei prossimi giorni il servizio sanitario sarà costretto ad affrontare. «Si prega la cittadinanza di evitare l’autopresentazione al pronto soccorso di Santa Corona se non in casi strettamente necessari».

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