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Carlo trasloca a Buckingham Palace, partono i licenziamenti per lo staff: 100 posti a rischio

14 Settembre 2022 - 13:06 Gianluca Brambilla
Le lettere sarebbero arrivate già lo scorso lunedì, dopo la nomina del nuovo sovrano che avrebbe reso inevitabile una riduzione dei collaboratori nella sua vecchia casa

Un centinaio di membri dello staff della Royal Family sarebbero a rischio licenziamento. È questa l’indiscrezione lanciata dal Guardian e che arriva a pochi giorni di distanza dall’incoronazione del nuovo re inglese. Secondo il quotidiano britannico, il personale di Carlo e Camilla ha ricevuto la notizia di possibili licenziamenti lo scorso lunedì. In una lettera allo staff, il segretario privato del re, Sir Clive Alderton, ha sottolineato che il nuovo ruolo di Carlo e Camilla, alle prese con il trasferimento a Buckingham Palace, implica che la residenza di Clarence House verrà chiusa. Di conseguenza, secondo Alderton, un taglio al personale sarà «inevitabile». Al momento, la casa reale sarebbe alla ricerca di soluzioni alternative per i dipendenti di Clarence House. Anche se, stando a un comunicato citato dal Guardian, a rischio sarebbero soprattutto i segretari particolari, l’ufficio finanziario, il team della comunicazione e il personale domestico. Nella lettera ottenuta dal quotidiano britannico, si specifica anche che chi verrà licenziato potrà godere di un sussidio di disoccupazione «rafforzato», in attesa di trovare un altro impiego «nel mondo esterno». Secondo le prime ricostruzioni, però, la decisione avrebbe creato grossi malumori nello staff della famiglie reale.

Le altre grane di re Carlo

Una notizia che non mette di certo in buona luce il nuovo sovrano britannico. Il possibile licenziamento di parte del suo staff e le reazioni stizzite dei giorni scorsi, infatti, non sono le uniche grane con cui è alle prese Carlo. Sempre secondo il Guardian, il nuovo re riuscirà anche a scampare alla tassa di successione sui 15 miliardi di sterline ereditati dalla madre. Grazie a una legge approvata nel 1993, in un compromesso tra casa reale e governo inglese, il sovrano potrà godere di un’esenzione del 40% della tassa di successione. Per evitare ulteriori critiche, però, pare che Carlo III si sia offerto di pagare volontariamente l’intero importo.

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