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Nobel per la Medicina al biologo svedese Pääbo: è stato archeologo pioniere del Dna umano

03 Ottobre 2022 - 12:03 Gianluca Brambilla
svante paabo
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La ricerca pionieristica dello scienziato svedese ha inaugurato una nuova disciplina: la paleogenomica

Il Nobel per la Medicina 2022 è stato assegnato al biologo Svante Pääbo per le sue scoperte sul genoma degli ominidi. Lo scienziato svedese ha realizzato una ricerca che la commissione ha giudicato «pionieristica». Pääbo, infatti, ha sequenziato il genoma del Neanderthal, un antenato degli esseri umani di oggi. Una scoperta considerata fino a pochi anni fa impossibile e che, di fatto, ha aperto un nuovo campo di ricerca: la paleogenomica.

Una scoperta «pionieristica»

Gli studi di Pääbo sulle differenze genetiche tra gli esseri umani di oggi e gli ominidi ormai estinti permettono di fare un enorme passo avanti negli studi dell’evoluzione. La comunità scientifica ha provato per decenni a utilizzare metodi genetici moderni per studiare il Dna dei nostri antenati. Fino alla scoperta di Pääbo, però, senza troppo successo. Con il tempo, infatti, il Dna, si degrada a brevi frammenti contaminati dai batteri. Negli anni Novanta, il biologo svedese è riuscito a sequenziare una regione di Dna mitocondriale da un osso risalente a 40 mila anni. Così, per la prima volta, abbiamo avuto accesso a una sequenza genetica di un nostro antenato ormai estinto.

Chi è Svante Pääbo

Nato a Stoccolma il 20 aprile 1955, Svante Pääbo ha studiato all’Università di Uppsala e in seguito si è trasferito prima nell’Università di Zurigo, poi in quella americana di Berkeley e in seguito nell’Università di Monaco di Baviera. Nel 1999, ha fondato l’Istituto Max Planck per l’Antropologia evoluzionistica a Lipsia, dove lavora attualmente. Alla sua attività di ricerca affianca anche quella di docente universitario in Giappone, nell’Istituto di Scienza e Tecnologia di Okinawa. Pääbo, inoltre, è membro dell’Organizzazione Europea di Biologia Molecolare (Embo) e fa parte di tante altre accademie prestigiose, come la Royal Society. Nel corso della sua carriera, lo scienziato svedese ha raccolto tanti altri riconoscimenti internazionali. Tra questi: la medaglia Max Delbrück, la medaglia Theodor Bücher (Febs), il premio Louis-Jeantet (Ginevra), e il Japan Prize (Tokyo).

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