Istat, cala il potere d’acquisto delle famiglie. Ma l’economia è in ripresa

L’istituto sottolinea che la flessione è stata «lieve nonostante l’impatto negativo dell’aumento dei prezzi». Si tratta di un -0,1% sul trimestre precedente

Scende il potere d’acquisto delle famiglie italiane. A farlo sapere è l’Istat nella propria nota trimestrale sui conti della pubblica amministrazione. L’istituto però sottolinea che la flessione è stata «lieve nonostante l’impatto negativo dell’aumento dei prezzi». Si tratta di un -0,1% sul trimestre precedente. A pesare sono sempre i rincari. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, infatti, i prezzi dei beni alimentari hanno fatto registrare un +11,1%. Nel complesso, sebbene il reddito disponibile sia cresciuto dell’1,5%, i consumi sono aumentati del 4,1%. La diminuzione del potere d’acquisto diventa evidente anche in quella del tasso di risparmio, che è calato del 2,3% sul trimestre precedente. Alla sua terza rilevazione, l’Istat sottolinea che l’economia italiana è comunque in crescita. «La variazione acquisita per il 2022 è pari al +3,6%». L’istituto evidenzia anche come siano in ripresa tutti i principali indicatori della domanda interna sono in salita sul trimestre precedente. I consumi nazionali fanno registrare un +1,6%, mentre crescono dell’1,1% i consumi fissi lordi. Su anche importazioni ed esportazioni, rispettivamente del 2% e dell’1,6%. Al netto delle scorte la domanda nazionale ha contribuito per l’1,5% alla crescita del Pil. Cala invece la spesa delle Amministrazioni Pubbliche, di 0,2 punti percentuali.


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