Istat, sale al 60,1% il tasso di occupazione: mai così alto. Ma ci sono più giovani disoccupati

Aumentano i dipendenti a tempo indeterminato e calano gli autonomi. Numeri che salgono soprattutto per donne e over 25

Il tasso di occupazione in Italia non è stato mai così alto. Secondo i dati Istat, infatti, a giugno è arrivato al 60,1%, un numero mai raggiunto da quando si registra il dato, cioè dal 1977. «Risultati ben al di sopra delle aspettative», commentano dall’Ufficio studi di Confcommercio. A incidere di più è il numero dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato, che sono oltre i 23 milioni: ovvero l’1,8% in più (+400 mila persone) rispetto all’anno scorso. Una crescita che coinvolge tutte le fasce di lavoratori, senza distinzioni di sesso o età. L’unica eccezione è rappresentata dalla fascia 35-49 anni, in cui si vede un leggero calo che Istat attribuisce a questioni di dinamica demografica: infatti, là sarebbe meno marcata la variazione del numero di occupati rispetto alla popolazione complessiva. Chi diminuisce sono i lavoratori autonomi, i dipendenti a termine e chi cerca lavoro dello 0,2%. Quindi, 4 mila persone in meno che cercano lavoro rispetto a maggio, soprattutto donne e in generale persone con più di 25 anni.


Inattivi e disoccupazione

Per quanto riguarda le persone che cercano lavoro, rispetto al primo trimestre del 2022 sono calate del 3,8% e, se paragonate al giugno 2021, del 13,7%. Gli inattivi tra 15 e 64 anni, invece, calano rispettivamente dello 0,5% e del 3% e oggi sono il 34,5%. Rimane stabile la disoccupazione all’8,1%, che però aumenta tra i giovani dell’1,7% arrivando a quota 23,1%.


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