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Bollette, l’Antitrust contro le compagnie: nel mirino le proposte di modifica dei prezzi e le risoluzioni dei contratti

19 Ottobre 2022 - 08:50 Redazione
bollette antitrust proposte modifica sospensione servizio
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Iren, Iberdrola, E.On e Dolomiti: le aziende del mercato libero e le forniture di gas ed elettricità

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha aperto quattro istruttorie nei confronti di Iren, Iberdrola, E.On e Dolomiti. Si tratta di aziende fornitrici di elettricità e gas naturale sul mercato libero. Nel mirino dell’Antitrust ci sono le proposte di modifica del prezzo di fornitura di energia elettrica e gas naturale. Che sono in contrasto con il Dl Aiuti bis, che sospende fino al 30 aprile 2023 l’efficacia delle clausole contrattuali che consentono la modifica dei prezzi di fornitura. L’Antitrust ha inviato anche una richiesta di informazioni ad altre 25 società. Nel mirino anche qui le proposte di modifica dei prezzi. Ovvero quelle a partire dal 1 maggio 2022, relative alle modifiche unilaterali delle condizioni economiche di fornitura o anche alla rinegoziazione/sostituzione/aggiornamento applicate dopo il 10 agosto 2022.

Le istruttorie sul mercato libero

L’Antitrust intende verificare se siano state attuate condotte «non rispettose dei diritti dei consumatori». Per quanto riguarda le quattro compagnie sotto indagine, a Iberdrola ed E.On si contesta la comunicazione di risoluzione del contratto per eccessiva onerosità sopravvenuta. E l’alternativa dell’accettazione di un nuovo contratto a condizioni economiche peggiori. A Dolomiti si contesta l’efficacia delle comunicazioni, inviate prima dell’entrata in vigore del decreto. La norma salva infatti solo le modifiche unilaterali già perfezionate, ovvero concluse prima. Iren invece è alla sbarra per la comunicazione della scadenza delle offerte a prezzo fisso. Anche qui, con la prospettazione di condizioni economiche peggiorative. L’Antitrust ha posto sotto la lente anche le comunicazioni (presuntamente) ingannevoli di Iberdrola e Dolomiti. Che hanno evidenziato l’impossibilità di fornire l’energia al prezzo stabilito per l’aumento del prezzo del gas naturale. Affermazioni che contraddicono i messaggi promozionali, secondo i quali l’energia venduta arriva esclusivamente da fonti rinnovabili. Le società a cui l’Antitrust ha inviato una richiesta di informazioni sono: A2A Energia, Acea Energia, Agsm Energia, Alleanza Luce & Gas, Alperia, Amgas, Argos, Audax Energia, Axpo Italia, Bluenergy Group, Duferco Energia, Edison Energia, Enegan, Enel Energia, Engie Italia, Eni Plenitude, Enne Energia, Estra Energie, Hera Comm, Illumia, Optima Italia, Repower Italia, Sinergas, Sorgenia, Wekiwi.

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