I timori di Crosetto sull’autunno caldo: «A rischio la sicurezza nazionale: Mosca vuole colpirci con la rabbia nelle piazze»

Il neo ministro della Difesa lancia un appello alla «maturità» per uscire dalla crisi, mentre teme che il Cremlino possa far leva sulla rabbia sociale per indebolire i Paesi che sostengono l’Ucraina

Le prossime settimane saranno roventi secondo il neo ministro della Difesa Guido Crosetto, che in un’intervista a Repubblica avverte quanto ora sia a rischio «la tenuta sociale ed economica del Paese» su cui la Russia potrebbe far leva per rendere la situazione ancora più esplosiva. L’insieme delle diverse emergenze economiche, con l’inflazione in risalita e il caro energia che sta «incidendo in maniera violenta sui redditi e i risparmi di 60 milioni di italiani e su una parte del sistema produttivo», il rischio concreto è che aumenti in modo incontrollato «povertà e disoccupazione». Quella che può montare è la «rabbia», dice il fondatore di FdI, legata a motivi esterni, a cominciare dalla «speculazione sulla guerra che sta incidendo di più su gas e materie prime». A tutto questo si aggiunge «l’intento della Russia di indebolire tutti i Paesi che sostengono l’Ucraina, a partire dall’Italia». Il Cremlino farebbe leva soprattutto «sulle opinioni pubbliche – continua Crosetto – fare attaccare i singoli Paesi dall’interno, dagli elettori, impauriti e scontenti». E lo dimostrerebbe già come i media russi avrebbero descritto il nascente governo Meloni «come debole e diviso e così non è». Questa crisi, spiega ancora il ministro della Difesa: «è economica, ma può diventare un tema di sicurezza nazionale».


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