Pavia, una bimba di 4 anni veglia per ore la mamma ma non sa che è morta: «Dorme, non disturbiamola»

La donna sarebbe stata colpita da un arresto cardiaco durante la notte. Al risveglio la figlia ha pensato che stesse ancora riposando, finché non è arrivata a casa la zia, che cercava invano di mettersi in contatto con la sorella

Era convinta che sua madre stesse dormendo la bambina di quattro anni che per ore ha vegliato sul corpo della 40enne, morta dopo un attacco cardiaco. La vicenda raccontata da la Provincia Pavese è avvenuta a Vigevano lo scorso 4 novembre, quando la sorella della vittima nel pomeriggio si è precipitata a casa della donna, dopo che questa non rispondeva alle chiamate sul telefonino. In un primo momento aveva pensato che sua sorella avesse lasciato il telefono lontano o senza suoneria, ma il timore che fosse successo qualcosa è cresciuto quando ha saputo che non si era neanche presentata al lavoro quel giorno. La donna è quindi entrata in casa di sua sorella con le sue chiavi, in camera da letto c’era il corpo senza vita di sua sorella e la nipote accanto che le ha detto: «Sta dormendo, non disturbiamola». La piccola sarebbe stata accanto alla mamma per diverse ore, dopo il risveglio, sicura che stesse ancora dormendo. La zia si sarebbe resa conto subito di quel che era avvenuto e ha portato via dalla stanza la bambina, per poi chiamare il 118 e i carabinieri, che una volta sul posto non hanno trovato alcun segno di violenza. Secondo una prima ipotesi, la donna sarebbe stata colpita durante la notte da un arresto cardiaco fulminante.


La sorella della vittima si occuperà della bambina

Ad occuparsi della bambina rimasta sola sarà proprio la zia che nel pomeriggio di due giorni fa si era precipitata – insieme al datore di lavoro della 40enne di origini albanesi – nell’abitazione della donna e aveva trovato il corpo senza vita della sorella. Il corpo era stato subito restituito ai familiari per lo svolgimento dei funerali, celebrati due giorni fa e ai quali, come riporta La Provincia Pavese, ha partecipato anche la comunità albanese cittadina, che conta un migliaio di residenti.


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