Superbonus, stop alle nuove pratiche anche da Poste: le banche fermano l’avvio dei cantieri

Dopo le sentenze della Cassazione che confermano il diritto al sequestro dei crediti in caso di indagini su frodi, il mondo bancario torna a rifiutare le richieste per accedere alle agevolazioni edilizie

Nuova battuta d’arresto per il Superbonus sul fronte della cessione del credito, dopo che anche Poste italiane ha comunicato che non accetterà nuove pratiche. Come riporta la Repubblica, anche altri istituti di credito come Banca Intesa avrebbe già comunicato ai suoi clienti di non essere disponibile a portare avanti altre domande. Come riporta Ansa, Intesa Sanpaolo avrebbe comunicato di essere impegnata a smaltire le richieste già ricevute, che ammontano a 20 miliardi. Solo dopo potranno essere accolte nuove domande. Il nuovo stop arriva dopo le recenti sentenze della Cassazione sul diritto da parte dell’Amministrazione finanziaria di sequestrare i crediti nell’eventualità di un’indagine per possibili frodi, al di là di eventuali scorrettezze da parte del concessionario.


Le sentenze della Cassazione

La scorsa settimana, cinque sentenze della Cassazione hanno ribadito la possibilità per l’Amministrazione finanziaria sul diritto di sequestro dei crediti. In una delle decisioni della Corte era presente anche Poste, mentre nelle altre sono stati respinti i ricorsi di Cassa Depositi e prestiti, Illimity Bank, Groupama e Banco Desio e della Brianza. Già nei mesi scorsi era emerso il tema del sequestro dei crediti, con le banche che avevano chiesto chiarimenti e garanzie. Ma la questione è rimasta di fatto in sospeso fino allo stop sostanziale delle operazioni.


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