Cade l’ultimo monopolio di Poste Italiane. Parte la gara per le consegne degli atti giudiziari

Potrebbero essere non più i soli postini a consegnare le cosiddette “buste verdi”

Per i postini potrebbe essere anche una buona notizia: Poste Italiane sta per essere privata di uno degli ultimi servizi in regime di monopolio che le erano restati. L’Agenzia delle Entrate infatti per la prima volta ha lanciato un bando di gara europeo «per l’affidamento del servizio di notificazione a mezzo posta di atti giudiziari e di comunicazioni connesse». Si tratta delle cosiddette “buste verdi” che hanno sempre consegnato i portalettere di Poste Italiane raramente essendo accolti da tappeti rossi nelle case degli italiani. In quelle buste infatti sono contenuti atti giudiziari veri e propri in arrivo da tribunali anche a seguito di violazioni di leggi fiscali. La prima gara in questo settore vale 171.78 milioni di euro più Iva ed è stata divisa in tre lotti territoriali (Nord, Centro e Sud). Il lotto più importante per valore economico è quello del Sud, che comprende Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e vale 51,2 milioni di euro più Iva. Vincendo la gara ci si assicura il servizio di consegna per quattro anni con possibilità di rinnovo per un ulteriore anno. Un solo operatore può vincere al massimo due di quei lotti, ma se al terzo lotto la sua sarà la sola offerta concorrente può ottenere anche il servizio di consegna delle buste verdi sull’intero territorio nazionale. Le offerte andranno presentate alla Agenzia delle Entrate entro le ore 12 il prossimo 6 aprile.


L’Agenzia delle Entrate ha confermato a Open che «è la prima volta che il servizio di notificazione a mezzo posta degli atti giudiziari e delle comunicazioni connesse dell’Agenzia delle Entrate viene messo a gara». Fino ad oggi era stata una riserva di legge a consentire il monopolio di Poste Italiane. Solo nel 2017 con una legge si è decisa la liberalizzazione «di questo ultimo segmento dei servizi postali». Non essendo fulmine di guerra la burocrazia italiana ci ha messo quindi quattro anni e mezzo per arrivare alla prima gara del settore. Prima l’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha determinato «gli specifici requisiti e obblighi per il rilascio delle licenze individuali relative a tali servizi agli operatori economici», poi ha varato un successivo regolamento a cui sono seguite ad aprile 2022 «le Linee guida aggiornate per l’affidamento degli appalti pubblici di servizi postali approvate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione e dall’Agcom».


Secondo il disciplinare di gara della Agenzia delle Entrate nei prossimi quattro anni verranno consegnate 5,3 milioni di buste verdi nel Sud; 4,7 milioni nel Nord e 4,1 milioni nel Centro Italia. Il prezzo riconosciuto per ogni consegna varia da 8,3 a 11,14 euro più Iva a seconda della tempistica prevista. Sono molto stretti i requisiti anche finanziari per la partecipazione alla gara per cui non è escluso che Poste Italiane presentando una sua offerta resti ancora la favorita per l’aggiudicazione finale.

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