Parla Giorgia Orsi, la studentessa disabile cacciata perché mangiava dentro l’università: «Fuori pioveva, mi hanno minacciato: si è scusato solo il rettore»

Disabile al 100%, la ragazza è stata allontanata dall’aula perché stava mangiando dentro a causa del freddo, violando così le regole dell’istituto

Giorgia Orsi, la studentessa disabile al 100% allontanata dall’aula dell’università di Pavia perché stava mangiando al suo interno, fa chiarezza su quanto accaduto con un comunicato diffuso questa sera, 10 novembre, dal Coordinamento per il Diritto allo Studio – Udu. «Ieri a Pavia faceva freddo e pioveva, non era possibile mangiare all’esterno – inizia a spiegare la studentessa attualmente iscritta al corso di Filosofia -. Allora sono entrata nell’aula dove avevo lezione, mi sono seduta in fondo e ho iniziato a mangiare». Qui, racconta la giovane, è stata avvicinata da una signora che avrebbe iniziato ad urlare intimandole di uscire. «Io le ho fatto presente di essere invalida e di avere un tumore. Sul momento si è allontanata, ma poi sono arrivati in due che hanno alzato i toni, mi hanno detto che non potevo stare lì. Ho cercato di oppormi, di dire che mi ammalo e che non potevo stare fuori», continua Orsi.


Le scuse del Rettore

Assistendo alla scena, alcune studentesse si sono avvicinate per capire la situazione e per sostenere Giorgia, la quale aggiunge che in quel momento il comportamento del personale sarebbe peggiorato. «Sono stata minacciata che sarebbero intervenuti i Carabinieri», dice. A quel punto Giorgia si allontana e cerca aiuto in portineria. Ma anche qui le avrebbero risposto male, dicendole che erano affari suoi. «Non sapendo più cosa fare, mi sono rivolta all’ufficio disabili e ai rappresentanti degli studenti che sono prontamente intervenuti. Adesso sono stanca e confusa. Ieri è capitato a me che sono riuscita a reagire e denunciare, ma la cosa sarebbe potuto capitare anche a persone più fragili», ha concluso la studentessa aggiungendo di aver ricevuto una telefonata dal rettore che si è scusato dell’accaduto.


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