Regionali, Moratti lancia l’appello al centrosinistra: «Incontriamoci. Isolata nel centrodestra: ora mi sento a casa»

«Ho anche scelto temi identitari del centrosinistra per aprirmi a un mondo che fa fatica ad accettarmi», ha detto l’ex assessora candidata del Terzo polo alla Regione Lombardia

L’ex vicepresidente della Regione Lombardia Letizia Moratti tenta di riaprire un dialogo con il Pd lombardo e tutti quei partiti che sin da subito hanno chiuso ogni a ipotesi di accettarla come possibile candidata alla prossime elezioni Regionali. In una nota, Moratti spiega le ragioni che l’hanno portata a candidarsi con il sostegno di Italia Viva e Azione: «Ho scelto di candidarmi con una lista civica – dice l’ex assessora regionale – il sostegno del Terzo polo e con una proposta aperta a tutti i territori, partiti e liste civiche che vogliono misurarsi su cose concrete». La speranza di Moratti è di riuscire almeno a discutere con il resto della coalizione, puntando sui temi più vicini ai vari partiti di centrosinistra come ambiente e lavoro: «La mia proposta è “incontriamoci”, ho anche scelto temi identitari del centrosinistra per aprirmi a un mondo che fa fatica ad accettarmi».


Altro punto su cui spera di riaprire un dialogo è poi la cultura, perché «la Lombardia è ultima in Italia per investimenti in cultura: non è più la Regione trainante del Paese e si deve misurare non solo all’interno dell’Italia». «Ci sono sfide grandissime che non si vincono se non si lavora su punti che creano convergenze, noi dobbiamo connettere – ha sottolineato Moratti – abbiamo bisogno di connessioni politiche e digitali e capire dove possiamo arrivare a convergere». Quanto al suo profilo politico, Moratti ha detto di ritrovarsi «in un’identità liberale, popolare e che si richiama alla dottrina della Chiesa. Questa è la mia identità e non la rinnego. Per me – ha spiegato – la coerenza è essere coerente nei propri valori, non in formazioni politiche dove non ci si ritrova più».


Secondo Moratti si tratta anche di “un discorso di onestà intellettuale che ci deve portare a dire “forse su qualche cosa in passato abbiamo sbagliato”». Onestà intellettuale «può anche voler dire “cambio”, perché cambiano anche gli scenari. Rispetto a questo – ha concluso Moratti – dobbiamo anche capire quello che noi pensiamo essere il nostro posizionamento. Sono molto determinata, con umiltà ma anche consapevolezza di poter dare un contributo alla mia Regione e al mio Paese». A proposito dell’ultimo periodo trascorso nella giunta di Attilio Fontana, già in corsa come candidato per il centrodestra, Moratti ha ricordato alla presentazione del libero di Claudio Velardi, già consigliere della comunicazione di Massimo D’Alema a palazzo Chigi, come «negli ultimi mesi ho sentito un grande isolamento. E dopo una profonda solitudine che ho vissuto qui mi sento a casa, in un ambiente che mi accoglie. Cerchiamo di accettarci».

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