La disfida di Agnone e Rosello: due comuni litigano e il Papa rischia di restare senza albero di Natale

Le amministrazioni abruzzesi e molisane sul piede di guerra per le autorizzazioni. E ora i tempi rischiano di essere troppo lunghi

Il Papa rischia di restare senza albero di Natale. I comuni che, come da tradizione, voleva donare l’abete da esporre in piazza San Pietro hanno infatti litigato tra di loro. E alla fine è intervenuta la Guardia Forestale. Che ha bloccato il taglio. La storia comincia con la lite tra due comuni confinanti. Ovvero Agnone, in Molise, e Rosello in provincia di Chieti. Le due amministrazioni hanno chiesto la sospensione delle operazioni di taglio in attesa delle autorizzazioni da parte della Regione Molise. E questo perché l’abete bianco è una specie sottoposta ai vincoli della direttiva Habitat Cee ed è in area Sic (sito di interesse comunitario). «La Regione Molise è stata interpellata all’ultimo momento, cioè lunedì mattina, su una questione per la quale il Comune di Agnone e la Comunità montana si erano messi a disposizione del comune di Rosello, visto che l’albero che deve essere donato a Sua Santità spetta all’Abruzzo», ha fatto sapere l’assessore regionale molisano Nicola Cavaliere. «È stata allertata la struttura tecnica dell’Assessorato, che fa presente che in quel territorio ci sono vincoli paesaggistici e legati alla zona Sic. La procedura per la valutazione di solito dura circa un mese». Ma così non ci sarebbero i tempi per arrivare in Vaticano. I carabinieri forestali hanno sospeso le operazioni. Perché quello scelto è un albero secolare. E ora la valutazione spetta alla regione confinante.


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