Il fondatore di Prada: «Il governo alzi davvero gli stipendi o la tensione sociale esploderà»

Patrizio Bertelli: gli operai sono 8-10 milioni di persone, non sanno come far fronte agli aumenti

Patrizio Bertelli, fondatore insieme alla moglie Miuccia del gruppo Prada, dice che i salari bassi sono un problema per l’Italia. E che il governo deve varare un forte taglio del cuneo, anche in deficit, altrimenti lo scontento sociale esploderà. Bertelli parla in un’intervista a la Repubblica: «Il problema di fondo dell’industria italiana è lo stipendio base, non è più sufficiente. Bisogna investire sulle risorse umane, di qualsiasi tipo, partendo dalle fabbriche e dagli operai, per innalzare lo stipendio base. E i casi sono due: o l’azienda si fa carico di un aggravio di costi oppure ci deve pensare lo Stato. Se non lo si fa, lo scontento sociale prenderà il sopravvento». Nel colloquio con Giovanni Pons, Bertelli spiega che «lo stipendio base degli operai riguarda 8-10 milioni di persone, che in questo momento non sanno come far fronte all’aumento della benzina, della bolletta elettrica, dei beni alimentari. Bisogna mettere in campo una strategia ben precisa, indipendentemente dal colore del governo, per mettere più soldi in tasca ai lavoratori. Solo così può tornare l’entusiasmo e l’economia può riprendersi». Per il fondatore di Prada «il ministro Giorgetti dovrebbe prendere una decisione strategica, molto forte, in questa direzione. Abbiamo molte aziende che vanno bene e siamo il secondo paese manifatturiero d’Europa. La forza lavoro è il motore dell’Italia». Mentre «molte aziende, inclusa la nostra, attribuiscono premi a fine anno ai propri dipendenti, ma è un intervento a macchia di leopardo. Occorre renderlo più strutturale e non lasciarlo all’iniziativa dei singoli imprenditori».


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