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Il richiamo di Mattarella al governo: «La lotta all’evasione fiscale resti centrale nel Pnrr»

29 Novembre 2022 - 19:45 Redazione
Il capo dello Stato ha firmato la legge di bilancio, ma da Berna lancia un chiaro messaggio

La lotta all’evasione fiscale è e deve restare centrale nel Pnrr. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita di Stato a Berna, nel corso della conferenza stampa congiunta con il presidente svizzero Ignazio Cassis. «In Italia si è fatto molto sul Pnrr per quanto riguarda l’evasione fiscale, con molta concretezza e indicazioni, e non ci sono segnali che questo capitolo venga cambiato», ha indicato Mattarella, all’indomani delle polemiche sulla decisione del governo di innalzare da 30 a 60 euro il tetto per l’obbligo del Pos – misura ora all’esame della Commissione europea insieme al resto della manovra 2023. L’evasione fiscale «è un problema grave» per il nostro Paese, ha sottolineato Mattarella, ma anche per gli altri. Il capo dello Stato, ha reso noto il Quirinale, ha nel frattempo firmato la legge di bilancio.

La guerra a Kiev: «Serve unità e coesione»

Mentre in governo valuta e si divide su un decreto per rifinanziare gli aiuti militari, Mattarella è tornato poi a rilanciare i valori dell’unità e della coesione sul tema della guerra in Ucraina. Il conflitto a Kiev, dice il presidente, «ci riporta alla peggior epoca degli imperialismi e dei nazionalismi e rappresenta una lacerazione profonda di quella trama di norme e principi giuridici che hanno dato sostanza al sistema multilaterale fondato sul diritto internazionale e sulla eguaglianza fra gli Stati». Mattarella ha ricordato l’aiuto che l’Italia ha dato fin dall’inizio all’Ucraina, così come la Svizzera. E, a tal proposito, ha sottolineato che «un’efficace difesa dei valori democratici e dello Stato di diritto è una responsabilità che ricade su noi tutti, popoli del continente». E ha concluso dicendo: «Le autocrazie sfidano il modello di pacifica convivenza internazionale e di convivenza democratica: è questione grave e non dobbiamo sottovalutarla. Sono sfide che non possono essere agevolate da incertezze e divisioni fra i popoli liberi».

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