Il ministro Musumeci: «L’abusivismo edilizio è una pandemia politica. Ora leggi speciali»

Il responsabile del Mare e della Protezione civile: siamo noi a doverci adattare al cambiamento climatico

L’abusivismo edilizio è una pandemia politica. Ora servono leggi speciali per rimettere ordine nella materia. Lo dice il ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare Nello Musumeci in un’intervista rilasciata a la Repubblica. «L’abusivismo edilizio è una ‘pandemia politica’ che ha contagiato tutte le aree della nazione negli ultimi 50 anni. E le responsabilità vanno ricercate a ogni livello. Quella che adesso serve è una normativa speciale, ad hoc, che rimetta ordine nella materia», dice Musumeci. Che poi parla del peso avuto, specialmente al Sud, da decenni di campagne elettorali in cui si è strizzato l’occhio agli abusivi: «Certo che hanno avuto un peso, a beneficio di tanti. Non sono mai stato innamorato dei condoni edilizi e la mia azione è sempre stata e sarà coerente con questa mia convinzione». Per il ministro di fronte ai cambiamenti climatici non sono ammessi ritardi. «A Ischia, come a Giampilieri, in Sicilia, come nelle Marche, le calamità si sono ripresentate a distanza di pochi anni. In questo caso, l’inattività o i ritardi non sono ammissibili. Quando si parla di mutamento climatico, bisogna prendere atto che serve un nuovo metodo di approccio da parte delle istituzioni. Non è il clima che deve adattarsi a noi e alla nostra inerzia, ma siamo noi che dobbiamo adattarci al mutamento climatico». Infine, è necessario «semplificare le procedure e, quando l’inerzia riguarda particolari opere di mitigazione del rischio, si dovrebbe ricorrere al potere sostitutivo, senza guardare in faccia nessuno».


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