Giorgia Meloni sulle proteste in Iran: «Non possiamo fingere di non vedere» – Il video

La presidente del Consiglio è intervenuta ai Med Dialogues, la conferenza annuale sulla geopolitica mediterranea promossa dal Ministero degli Esteri e dall’ISPI

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è tornata parlare a sostegno delle donne che protestano in Iran dopo l’uccisione di Mahsa Amini, la 22enne morta lo scorso 16 settembre sotto la custodia della polizia morale perché non indossava correttamente l’hijab. «Non possiamo fingere di non vedere quanto sta succedendo in questi mesi alle donne e ai giovani che manifestano in Iran», ha detto la premier durante l’intervento ai Med Dialogues, la conferenza annuale sulla geopolitica mediterranea promossa dal Ministero degli Esteri e dall’ISPI. «Erodere spazi di libertà – spiega – o impedire a donne e ragazze di accedere al lavoro e all’istruzione, e qui penso soprattutto all’Afghanistan, significa porre un’ipoteca sul futuro di quei Paesi. Non c’è avvenire senza il riconoscimento delle libertà fondamentali e senza la garanzia della pari dignità fra tutti gli esseri umani». Donne e giovani, per Meloni, possono infatti svolgere un ruolo fondamentale nella costruzione di società «più coese e resilienti», soprattutto in aree complesse – come appunto Iran e Afghanistan – sottoposte «a sfide continue e a continui cambiamenti». «È necessario – continua dal palco della conferenza – consentire loro di mettere a frutto la loro visione e le loro energie, rendendoli protagonisti del loro futuro e di quello delle rispettive società, garantendo in pieno i loro diritti e lottando contro ogni forma di violenza e discriminazione».


Non è la prima volta che la premier si schiera con le donne e i giovani iraniani che stanno manifestando in tutto il Paese contro il regime di Teheran che oggi – sabato 3 dicembre – ha pubblicato per la prima volta un report in cui afferma che sono oltre 200 le persone che hanno perso la vita dall’inizio delle proteste, minacciando – inoltre – la «tolleranza zero» di fronte a qualsiasi tipo di dissenso. Il 21 settembre scorso, pochi giorni dopo la notizia della morte di Amini, Giorgia Meloni – con un tweet – aveva mostrato la sua vicinanza alle donne scese nelle piazze di tutto l’Iran per il «coraggio che dimostrano, battendosi a viso aperto contro l’oscurantismo islamista».


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