Alessia Sbal uccisa sul raccordo anulare di Roma, il testimone: «Un Tir ha speronato la sua Panda, non è stato un incidente»

Il cameraman Paolo Piccini dice di aver visto un camion che colpiva l’auto della donna

C’è un testimone nel caso di Alessia Sbal. La 42enne è stata trovata con il corpo straziato sul Grande Raccordo Anulare vicino allo svincolo di Boccea a Roma. Un camionista, Flavio Focassati, 47 anni e incensurato, è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso perché dopo avere travolto la donna non si è fermato. Ma la donna prima di morire ha contattato il servizio d’emergenza 112 per tre volte. E ha parlato anche con un’amica. Alla quale ha detto: «Quel camion mi sta tagliando la strada, ma che fa? Ehi, ma sei matto? Mi è venuto addosso. Devo attaccare, devo attaccare». Oggi però, racconta l’edizione romana di Repubblica, spunta un testimone. Paolo Piccini, cameraman, dice di aver visto uno scontro tra un tir e la Panda della donna.


La testimonianza di Piccini

«Ero sul raccordo, piovigginava. Ero con altre tre persone in auto. La Panda era sulla corsia centrale, il Tir su quella interna. Ricordo che erano molto vicini, quasi accostati. A un certo punto il Tir ha iniziato a andare verso sinistra finendo sulla corsia centrale e sbattendo contro la parte anteriore destra della Panda», ricostruisce Piccini. E aggiunge: «Sono volati alcuni pezzi di parafango e fanalino, mi sembra, della Panda». Ma il cameraman dice anche altro: «La strada era bagnata e non andavamo veloce. Ero accanto alla Panda e ho visto che la donna alla guida era molto arrabbiata dopo lo scontro. Non aveva il cellulare all’orecchio. Ha accelerato di botto, è andata davanti al Tir e ha frenato per farlo fermare. Mi è sembrata una mossa azzardata. Noi tutti dietro abbiamo rallentato e ho visto che Panda e Tir si sono accostati alla corsia di emergenza. Poi siamo andati oltre, non potevo fermarmi». Sbal è stata uccisa proprio da un Tir. Ma è impossibile capire se quello che ha colpito la sua auto è lo stesso che poi l’ha uccisa. Paolo Piccini dice ancora: «Non ho visto il momento in cui quella donna è stata travolta. Però mi sembra impossibile che quel camionista non si sia accorto della signora in strada. Soprattutto se, come ho letto, indossava il giubbino catarifrangente. Non è stato un incidente stradale, quell’uomo l’ha uccisa».


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