Incendio torre dei Moro, congelati 25 milioni ai costruttori: la mossa sospetta prima del risarcimento danni

La tempistica del trasferimento di denaro verso la Svizzera è apparsa quantomeno sospetta per il tribunale di Milano, in un momento in cui le indagini penali sono in uno stato avanzato e sta per iniziare il processo civile per risarcire i condomini

Un grosso movimento spostato di denaro dall’Italia alla Svizzera dei costruttori Alberto e Roberto Moro, oltre che della moglie del primo, Stefania Grunzweig, sono stati congelati dal tribunale di Milano che ha disposto il sequestro di 25 milioni di euro. Si tratta dei costruttori del grattacielo di via Antonini a Milano, che il 29 settembre 2021 è andato a fuoco in un incendio che non fece vittime, ma devastò di fatto 26 appartamenti e 13 auto, mentre il palazzo veniva avvolto da fiamme di 50 metri. Come riporta il Corriere della Sera, i giudici Grazia Fedele e Ilaria Gentile con due provvedimenti di urgenza hanno “congelato” conti correnti e immobili, tra cui un intero palazzo in centro a Milano e diversi appartamenti in apparente dismissione, pari secondo la stima di Reale Mutua Assicurazioni al valore dei danni stimati nell’incendio. Secondo il tribunale, la tempistica del trasferimento di denaro era quantomeno sospetta, espressione di «atti distrattivi di patrimonio immobiliare, emblematici dell’intento di sottrarsi all’adempimento dei rilevanti obblighi risarcitori», ancora da stabile quando comunque le indagini penali sono in uno «stato avanzato» e sta per iniziare una causa civile per danni da parte dei condomini. Per i costruttori Moro e l’amministratrice Grunzweig la pm Marina Petruzzella ha chiesto il rinvio a giudizio, con l’accusa di disastro colposo che vede coinvolte altre 13 persone. I Moro nel dibattimento del processo civile ritengono di poter dimostrare che «non c’è stata alcuna diminuzione delle garanzie patrimoniali per i soggetti coinvolti».


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