L’appello al governo di Andrea Costantino, bloccato da mesi ad Abu Dhabi: «Io sepolto vivo in ambasciata, intervenga Meloni»

Il 49enne imprenditore milanese era stato arrestato per finanziamento al terrorismo in Yemen. Non può lasciare gli Emirati Arabi se non pagherà una multa da 275mila euro

«Imploro la premier Meloni di mantenere le sue promesse di chiedere ai leader degli Emirati di lasciarmi tornare in Italia». È questo l’appello dell’imprenditore milanese Andrea Costantino che si trova da mesi bloccato nel Golfo. Il 49enne, padre di due figli, denuncia di vivere in una sorta di “giorno della marmotta” in una stanza dell’ambasciata italiana ad Abu Dhabi. Costantino si trova lì dopo che è stato rilasciato dal carcere di massima sicurezza di Al Wathba lo scorso maggio proprio grazie alla mediazione della diplomazia del nostro Paese. L’uomo è accusato di finanziamento al terrorismo in Yemen per un contratto di fornitura di gasolio nel Paese tormentato dalla guerra. Accusa che l’ha portato a trascorrere più di un anno in prigione dopo che era stato arrestato il 21 marzo 2021 in un hotel di Dubai sotto gli occhi della compagna Stefania Giudice e della figlia. «Quel giorno, spiega Andrea, le manette sono scattate due mesi dopo la decisione italiana di revocare la vendita di missili e bombe all’Arabia Saudita e agli Emirati perché venivano utilizzate in Yemen. Quando sono stato interrogato mi hanno fatto per 20 minuti domande sull’Italia, è assurdo». Una mossa che, invece, l’allora ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, giustificò come «un chiaro messaggio di pace proveniente dal nostro Paese».


«Le accuse contro di me? Infondate»

Ora il trader milanese è fermo lì perché le autorità del luogo gli hanno confiscato il passaporto e non può lasciare gli Emirati senza prima aver pagato 275mila euro di multa. Una cifra fuori dalla sua portata. «È al di fuori delle sue possibilità, perché in questi 16 mesi di vita sospesa ha perso tutto: risparmi, azienda e lavoro. Non può pagare ed è quindi obbligato al soggiorno forzato negli Emirati», aveva spiegato a luglio dello scorso anno la compagna. Andrea Costantino si è sempre definito innocente. Le accuse a suo carico sono, a suo dire, «totalmente infondate». E oggi racconta alla stampa britannica che si sente come «sepolto vivo»: «Dormo due ore a notte, poi ci sono gli incubi. Mi sveglio con la nausea, faccio il caffè, ma almeno qui posso mentre in carcere non potevo, poi faccio esercizi per scacciare gli incubi e passo la giornata al telefono con la famiglia e chiunque posso». Contattato dal Guardian, un portavoce di Di Maio ha riferito che l’arresto non avrebbe nulla a che fare con l’ex ministro degli Esteri, aggiungendo che questi era intervenuto per far scarcerare Costantino e trasferirlo in ambasciata. A luglio dello scorso anno, Giorgia Meloni fece un appello sui suoi profili social all’allora presidente del Consiglio Mario Draghi e a Di Maio proprio per riportare Costantino in Italia.


Foto di copertina: Ansa

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