Migranti, la Geo Barents arriva a Salerno. L’allarme sulla Humanity 1: «A bordo persone con evidenti segni di tortura»

Circa 500 i migranti a bordo delle due navi che hanno ricevuto l’autorizzazione a sbarcare

È finita l’attesa per i 248 migranti della nave Geo Barents, che ha è attraccata al molo “3 gennaio” del porto di Salerno. L’imbarcazione di Medici senza frontiere proviene dalla Sicilia, dove ha fatto scalo per un’emergenza sanitaria. I migranti a bordo sono per la maggior parte provenienti dall’Africa sub sahariana, e sono stati tratti in salvo nel Mediterraneo circa quattro giorni fa. Tra loro anche 84 minori, di cui 78 non accompagnati. Alcune motovedette della Guardia di Finanza hanno scortato il suo ingresso nel porto campano. Le operazioni di sbarco sono iniziate intorno alle 10, dopo la conclusione di alcune procedure burocratiche, e stanno procedendo regolarmente. Anche grazie all’attività di quattro psicologi specializzati, dieci medici e sanitari Asl di Salerno e di 20 interpreti e mediatori. Presenti sul posto anche Protezione civile, Caritas e forze dell’ordine, oltre al deputato di Alleanza Verdi Sinistra Italiana Franco Mari e a una delegazione del forum anti razzista di Salerno.


La Humanity 1 approda a Bari

A Bari, invece, è arrivata la nave Humanity 1, che trasporta 261 migranti. Sul corpo di alcuni di loro sono stati riscontrati evidenti segni di tortura: ustioni dovute alla miscela di benzina e acqua salata, disturbi da stress post traumatico, segni di abusi sessuali. L’Ansa apprende che, benché non ci siano malati o feriti gravi, sono necessarie cure mediche (in parte già fornite dallo staff di Sos Humanity). Chi ne ha bisogno sarà tra i primi a sbarcare, e sarà seguito dai minori non accompagnati, che sarebbero 67. I minorenni in totale a bordo sono 93. 23 bambini sotto i 14 anni, tre neonati. E anche tre donne incinte. Una di loro sarebbe stata violentata per sette volte. Un’altra donna ha subito la amputazione di un pezzo di orecchio, mentre un’altra ha segni di violenze sul seno.


Provengono principalmente da Camerun, Egitto, Siria e Costa d’Avorio. La macchina dell’accoglienza, coordinata dalla Prefettura di Bari, è pronta per le operazioni di sbarco, assistenza sanitaria e identificazione. Questura, guardia di finanza, carabinieri e polizia locale, con 118, Asl, Usmaf, Croce rossa e Caritas stanno predisponendo le attività.

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