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L’allarme della Corte dei Conti: su asili e scuole dell’infanzia obiettivi del Pnrr a rischio

12 Dicembre 2022 - 09:33 Redazione
corte dei conti pnrr asili nido scuole infanzia
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I magistrati contabili: obiettivo intermedio fallito

Sugli asili e sulle scuole dell’infanzia la Corte dei Conti lancia un avvertimento al governo. Accertando il mancato rispetto di uno degli obiettivi del Recovery Plan. Ovvero quello relativo alla selezione degli interventi da ammettere a finanziamento. Scaduto il 31 marzo scorso. I magistrati contabili segnalano che le risorse del Pnrr destinate a questo obiettivo ammontano a 4,6 miliardi di euro. Di cui:

  • 700 milioni per progetti già in essere (finanziati con fondi nazionali);
  • 2,4 miliardi per la costruzione di nuovi asili nido;
  • 600 milioni per le scuole dell’infanzia;
  • 900 milioni per le spese di gestione.

E nella delibera n. 20/2022 il Collegio del controllo concomitante della Corte dei conti ha approvato la relazione sullo stato di avanzamento dell’intervento PNRR relativo al «Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia».

L’obiettivo intermedio (fallito)

Sull’intervento, che ha l’obiettivo di creare 264.480 nuovi posti pubblici negli asili italiani entro il secondo semestre del 2025, la Corte ha accertato il mancato rispetto dell’obiettivo intermedio (milestone) nazionale relativo alla selezione degli interventi da ammettere a finanziamento (scaduto il 31 marzo 2022). Evidenziando il rischio che il ritardo accumulatosi pregiudichi l’obiettivo intermedio europeo di aggiudicazione dei lavori, da raggiungersi entro il secondo trimestre 2023. La magistratura contabile ha menzionato anche le spese di gestione tra le cause dell’inadeguata risposta degli enti locali all’avviso pubblico per l’aumento dei posti negli asili nido. Raccomandando al ministero dell’Istruzione la razionalizzazione e la gestione unitaria dei fondi da trasferire agli enti locali. La Corte ha, infine, invitato il ministero a completare celermente la relativa istruttoria. E a sottoscrivere gli accordi di concessione con gli enti locali beneficiari.

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